Storia antica di Como di Maurizio Monti
1CJ6 STORIA ANTICA DI COMOsecondo lo stato delle scienze a' nostri dì, che sono l'opera di tanti studiosissimi uomini, d'un lungo corso d'anni, d'innumerevoli sperimenti, e non riflettono quanto allora la scienza fisica era piccola cosa e ingombra di grandissimi errori; che agli antichi mancavano mezzi di raccogliere le notizie sparse; che primo e solo Plinio mise mano all'immenso lavoro, il quale se non ci fosse, resterebbe un grande vóto nella storia naturale , e rilevantissime notizie ci mancherebbero. Una prova di fatto, che dimostra l'importanza di questo lavoro, è il non trovarsi alcun libro, che tratti di cose antiche e di scienze naturali , in cui bene spesso non sia la testimonianza o 1' autorità di Plinio allegata; e molte notizie di Plinio, che già si annoveravano tra le favole, ora sono tra le verità, essendosi meglio conosciuto il mondo e le sue maraviglie. Critici ingiusti son pure, perchè ciechi alla bellezza, di cui i lavori di grandi scrittori rispleu-dono, non hanno occhio che per vederne le macchie, le quali sono inseparabili da ogni opera umana. Simili a quegli uccellacci che vanno spaziando pelle regioni dell'aria, e mentre tutta la sottoposta natura sorride al loro sguardo e presenta loro in copia i suoi frutti, essi stupidi a tanta beltà e pompa di ricchezze, altro non cercano coll'occhio acutissimo, se non alcuna sozzura, sopra cui tosto strepitando colle ali si gettano avidamente. Sono per verità , dice il Brotier nella prefazione alla sua edizione di Plinio, molti errori in lui, anzi moltissimi, se voglionsi numerare; ma assai pochi sono, se si paragonano alla infinita moltitudine delle cose, che verissime sono. Poi aggiunse: quanto a me non voglio detrarre ad alcuno dei viventi, tra quali uno (e intende di Buffon), eminente per altezza
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