Storia antica di Como di Maurizio Monti
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si è ricordato. Fu ricchissimo ed ebbe vasta possessione anche nella Campania, detta la villa Ca-milliana : visse lungamente fra noi e molto attempato , come si arguisce dalle lettere, cbe a lui scrisse Plinio, e mori mentre questi era al governo di Bitinta. Sul grande piedestallo in marmo, che era sottoposto alla sua statua, sono incisi, oltre ì nomi, anche i suoi titoli, così civili che militari. Eccoli : Lucio Cai pia mio Fabato, figlio di Lucio, della tribù ofentina, seviro, quartumviro col giudiziale potere, principe dei militi, prefetto del pretorio, tribuno dei soldati della vi-gesima prima legione Rapace, prefetto della settima coorte dei Lusitani e della nazione getulica e degli Àrsenarii che sono in Numi di a, flamine del divo Augusto.
Lucio Mìnicìo Esorato nobilitò la terra di Rez-zonico. Una base, parte di più grandioso monumento sepolcrale, quivi scoperta, ci ammaestra che Minicio fu della tribù ofentina , flamine del divo l'ito, tribuno di soldati, quartumviro edile, duumviro giudiziario, prefetto dei labri di Cesare e del consolo, pontefice. GPindizii che concorrono a farcelo credere nativo di Rezzonico, terra di antica stona, perche vi si trovano avanzi di fabbriche della età dei Celti; o che vi avesse dimora, non meno che in Como e in Roma, sono 1 a-vere lui eletto quivi il sepolcro, e non solo per se, ma per altri della sua schiatta. Le grandi onorificenze che conseguì dimostrano, che fu uomo dì non volgare ingegno. La circostanza notata nella lapide, che fu flamine del divo Tito, lo dinota vivente poco dopo l'età di questo imperatore e contemporaneo a Plinio il giovane.
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