Storia antica di Como di Maurizio Monti
17° à'OTEdi Milano } e il suo errore trasse molti in inganno. — Cigalìni Fr. lib. Ut — Gruter. 73, G — Porcacchi, Nobiltà ecc. p. 22 — Tatti, Annali, Tom. I p. 7 — Rovelli 251. 20 — Morcelli De siilo etc. Tom. I, p. 34. Inscriplionìs, egli dice, stilus eruditavi prodit aelatem — Aldini 95. 24.
31. FORTVNAEOBSEQ .... I L . CALPVRN AVGVRLWS * EX . VOTO
Già nel museo Tridi, ora Giovio.
Rovelli 231. 21 — Aldini 94. 23.
32.
SILENVSScolpito su base di marmo uscita alla luce in Daverio. Era Sileno divinità campestre, bàlio di Bacco e compagno indivisibile di lui. Il Casliglioni (Gallorum Insubruin 'antiquae sedes etc. — Bergomi, 1394, p. 27) riporta il inarmo di un Atilio, detto Si-leno per nome di famiglia : V. F — Sex — Alilius — Silenus'
Giovio Benedetto 73 — Aldini 94. 2G.
I V N C. V. M
33.
I V X 0 M li MATRON EX . VISV C. VIR, MAXI V iN C. V. M
Pilastretto marmoreo inciso da tre parti. Di fronte ha l'epigrafe. Al lato destro e al sinistro sono ripetute le sigle ìvx. c.v. m, che s'interpelrano: Iunonibus C. Virius. Maximus. Nel museo Giovio. Disotterralo l'arino 1816 nel cavare i fondamenti della nuova facciata del liceo in Como.
Le Giunoni erano il genio delle donne. Il Marini (Atti ecc. p. 369) così insegna: « È cosa più volle detta dagli eruditi, che « quello che perigli uomini (aggiungo io e per gli Dei) chiama vasi Genio, per le donne e per le Deesse era nominato Giunone ».
Le Giunoni sono lo stesso genio, che le Giunoni matrone di cui in questa lapide, o le Giunoni montane, o più alla semplice le Madri o le Matrone: divinità più celtiche clic romane, e in alto
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