Storia antica di Como di Maurizio Monti
•«177 NOTEAra bellissima iti granito a lettere grandi, sebbene poco profonde. Voltata in italiano dice cosi: Nel quinto consolalo — di Nerva Traiano imperatore — Volontieri e per dovere — Sciolgono voto alle Matrone — M. Catullo Mercatore e M. Calullio Secondo.
Traiano acquistò l'impero l'anno 98 dell'era volgare, e nell'anno . 104 fu console la quinta volta. Quest'è l'età della lapide. II Cardinale Noris fu il primo a insegnare, che il quinto consolato cade appunto in detto anno, non già nel 105 siccome per l'innanzi si credeva. Amato Traiano in tutto l'impero, e più in questa patria del suo Plinio, si scolpì, per onorarlo, il suo consolata e si giovò per tal modo alla cronologia (Cf. Orelli n. 4913).
36.
MATROMS P CAESIVS ARCHIGENES VSLM
Ara votiva, trasferita, come la sua compagna, di cui sopra dicemmo, a Cremona. Fu uomo religioso Archigene. Sciolse voto a Giove, ora lo scioglie alle Matrone.
Bertarelli 5 — Rovelli 249. 3 — Bianchi 242, tao. 32. 1 — Labus, Viaggio, ecc. p. 289 — Aldini 93. 29. I punti tra le lettere uniche sono sua invenzione. •
37. MATRON V s IESIXTIVS AGATIIONScolpita in marmo pario: così dice Castiglioni. Si trovò a Lo-mazzo verso l'anno 1340. Il barbaro nome di Iesistio, o Gesi-stio ci palesa un servo. Agatone è nome grecanico, e forse il padrone di Gesistio. Nelle lapidi modenesi si ha Q. Verconio Agatone (Cavedoni, Gli antichi Marmi, ecc. p. 112).
Castiglioni, Gallorum Insubrum etc. p. 22.
38.
GENIO . ASC •
L . PLINIVSBVRRVS .ET
P . PLINIVSaeTERTu/no
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Nerva Traiano Matrone Catullo Mercatore Calullio Secondo I Cardinale Noris Traiano Plinio Cremona Archigene Giove Matrone Viaggio Castiglioni Lo-mazzo Iesistio Gesi-stio Gesistio Verconio Agatone Cavedoni Marmi Gallorum Insubrum Orelli Bianchi Labus Aldini
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