Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

Pagina (20/593)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      ìì
      STORIA 1>E1 COMUjNI ITALIANI.
      e di usi si equilibrano tutti con una medesima attitudine ad incivilirsi, e comunque possano differire d'origine, si atteggiano ad una sola fisonomia sociale. In questo stato la fusione politica è spontanea. Mescolare e fare diventare uno due popoli maturi in civiltà, è moralmente impossibile.
      V. In cosiffatta condizione di civiltà incipiente erano i popoli italici quando Roma li vinse forzandoli a diventare parti di sè stessa; le memorie antiche parlano della loro cultura, la quale vuoisi intendere non già in relazione del perfetto civile, ma della condizione primitiva del popolo romano. L'Italia adunque si costituì e crebbe in un principio di federazione politica,1 e con esso conseguendo il più alto grado d'incivilimento a cui fosse pervenuto nessun popolo antico, di questo reggimento nazionale federativo fece il suo stato naturale, e direi così, perpetuo.
      Se a distendere la sua dominazione Roma adoperava le armi, per mantenerla prese lo espediente di mandare legioni d'Italiani nelle provincie soggette; torme di missionari chiamate colonie, le quali fino ne' più remoti paesi portavano il nome romano, persuadevano, seducevano gli stranieri alla romana cultura, e vi creavano l'opinione del governo della repubblica madre, ottenendola per mezzo non tanto della coazione, quanto della convinzione e del sentimento. Come coli'opinione si venne propagando la civiltà, Roma a'diversi popoli, i quali prima reggeva col diritto delle genti, sentì il bisogno di concedere il diritto italico. In tal maniera, come se lo elemento romano diventasse lo spirito universale animatore di tutto il mondo non barbaro, la repubblica assettava la sua immensa mole politica sopra una base, che nessuna forza esterna avrebbe potuto abbattere.
      Certo, non pare verisimile come Roma con tanto saggi provvedimenti politici patisse quella funesta crisi, che nei giorni del suo maggiore splendore segnava il decreto della sua caduta.
      Roma per più secoli fu gelosissima di mantenere quella schiettezza di costumi che distingue un popolo eroico da una
      1 Savìgny , Storia del Diritto Romano, tomo I, cop. 2.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

Pagina (20/593)






Roma Italia Roma Italiani Roma Roma Storia Diritto Romano