Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      donna famosa, e che fece siffattamente suoi gl'interessi e le passioni di Roma, che in progresso divenne snaturata al proprio sangue e più papalina del papa stesso. Era anche morto Piero Damiano, che animato di vero spirito apostolico, non istan-cossi mai di predicare la carità evangelica, in guisa da protestare vigorosamente contro il diritto della spada che cominciavano a esercitare i papi,1 e per ciò stesso nemico dell' indole dispotica e sanguinaria d'Ildebrando.
      Libero dì tanti inciampi, fra mezzo a un movimento così felicemente iniziato e condotto, era ormai tempo che Ildebrando si mostrasse senza velo in campo come l'atleta de' diritti o delle pretese della chiesa romana.
      IX. Alla morte di Alessandro non iscoppiarono i tumulti che di consueto turbavano la pubblica quiete ad ogni nuova elezione. Ildebrando come arcidiacono della chiesa di Roma prescrisse un digiuno di tre giorni; e un numeroso stuolo di cardinali, vescovi, abati, presbiteri e monaci si condussero in processione al tempio di san Pietro, onde pregare e dalla misericordia divina impetrare un pastore il quale sanasse le piaghe che squarciavano il seno della chiesa. Mentre erano così ragunati popolo e clero, nacque un susurro che poi fu seguito da un commovimento generale e da un grido che nominava papa l'arcidiacono Ildebrando. Questi ascese sul pulpito ricusando la dignità offertagli ; ma il grido si faceva maggiore, la ragunanza tumultuava, il santo uomo ne pianse; e se fossero lacrime di gioia o di cordoglio non oseremo affermare, ma chi abbia esperienza del cuore umano esposto alle seduzioni del potere supremo, ed abbia letto le storie de' popoli tanto da cavarne numerosi esempi e raffrontarli fra loro, penserà quello che il giudicio o la coscienza gli detta intorno a siffatti pompòsi rifiuti. Vero è che Ildebrando si dolse poscia di quell'avvenimento come della maggiore delle sue
      1 Sono memorabili le seguenti parole dell' uomo santo, clie noi traduciamo j h Dacché non è mai concesso ricorrere alla forza , anche trattandosi di difendere la fede elio costituisce la essenza delia chiesa universale , non ci vergogneremo una volta di prendere lo armi per proteggere gl'interessi temporali di quella medesima chiesa? r>


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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