Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

Pagina (203/593)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LIBRO SECONDO, r,
      201
      veravano d'avere con la sua debolezza posti a gravissimo rischio i supremi interessi della chiesa cattolica. 11 Baronie, che gli dà dello stupido, afferma che Pasquale col non volere apertamente scomunicare Enrico, ne aveva riportata una macchia indelebile; laddove i cardinali acquistarono grandissima laude biasimando un uomo che non aveva saputo resistere tanto alla propria coscienza da commettere senza vergognare di sè l'iniquo spergiuro.
      XXXI. Sepolto Pasquale II senza tumulto, dacché alcuno dei zelanti propose il dubbio se fosse da negarsi la tomba nella basilica Lateranese ad un pontefice eretico o quasi eretico, i cardinali con alcuni de' consoli e senatori romani raunaronsi ed elessero Giovanni da Gaeta, — già monaco cassinese, cardinale e cancelliere della curia pontificia, il quale, non ostante che fosse vecchio, era tuttavia diacono— e lo chiamarono Gelasio II. Sparsa la voce della sua elezione, Cencio Frangipane capo della fazione imperiale, con una falange di facinorosi assaltò la chiesa, v'irruppe dentro; e preso il nuovo pontefice, malconcio di calci e di percosse, lo trascinò barbaramente alla sua casa e ve lo tenne prigione. Ma il popolo, inorridito a tanta crudeltà, e incitato dal prefetto e da Piero Leone, figlio di quell'altro Piero, giudeo convertito, aggredì il palazzo de' Frangipani chiedendo la libertà di Gelasio. Lasciato tosto nelle mani del popolo, fu trionfalmente ricondotto in luterano, dove corsero a complirlo ed onorarlo molti de'principali cittadini. Ma non si potè tosto consacrare per non esser sacerdote, e la cerimonia fu rimessa a dopo le quattro tempora, in cui Gelasio sarebbe stato promosso al sacerdozio ed al vescovato.
      Enrico che stanziava nelle terre Lombarde, uditane la nuova, si mosse celere e tacito verso Roma, e non si seppe il suo arrivo se non quando egli mostrossi con le sue legioni nel portico di San Pietro. Esterrefatto il papa in pensare a ciò che aveva patito il povero Pasquale II, e precipitosamente ritiratosi con tutta la sua corte in una casa privata, la susseguente mattina imbarcandosi, voleva condursi per le acque del Tevere al mare. L'aere era nero, tuonava, lampeggiava, un'orribile procella imperversava sul mare, che rendeva gonfio


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

Pagina (203/593)






Baronie Pasquale Enrico Pasquale II Lateranese Giovanni Gaeta Gelasio II Cencio Frangipane Piero Leone Piero Frangipani Gelasio Gelasio Lombarde Roma San Pietro Pasquale II Tevere