Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      STOMA DEI COMUNI ITALIANI. Iche le elezioni de' vescovi e degli abbati del regno germanico si facessero in presenza di lui o de' suoi messi, ed ove seguisse dissenzione, ne giudicasse il metropolitano assistito da'vescovi prov'nciali; ai vescovi ed agli abbati possidenti di beni feudali l'imperatore desse la investitura per mezzo dello scettro, simbolo della potestà temporale. Al decreto della dieta il papa dette la sua piena approvazione. Enrico ne fu satisfatto e gli spedì nuovi ambasciatori con sontuosi doni, a testificargli amicizia e concordia. L' atto della dieta e 1' approvazione del pontefice seguirono nel settembre del 1122, e nel marzo dell'anno seguente Callisto, convocato un concilio che negli annali ecclesiastici è detto il primo generale Lateranese, e al quale accorse numerosissimo stuolo di Padri, riconfermò solennemente l'accordo fra il sacerdozio e l'impero, rinnovando 1' assoluzione dalle censure ad Enrico ed ai suoi aderenti. Tutti gioirono che ogni seme di discordia fra le due potestà sembrasse spento, e sperarono che lo impero e la chiesa avessero gloriosamente a prosperare: ma sperarono invano, poiché quella non era se non so una tregua; i campioni riposavansi per raccogliere le forze onde ricominciare più lunga, cruenta e feroce la battaglia, della quale racconteremo le lacrimevoli scene dopo d'avere esposto al lettore lo sviluppo e i fatti operati dai comuni in questo mezzo secolo di interni ed esterni commovimenti.
      XXXIV. Dopo la già riferita concordia, papa Callisto 11 visse soli due anni, e morì compianto dagli uomini dabbene che in lui vedevano il pacificatore della chiesa. Otto mesi dopo mancò ai vivi anche Enrico, che di sé lasciò fama migliore di quella del padre. In Roma i capi delle parti, cioè i Frangipani e i Pierleoni convennero insieme e statuirono di condurre la elezione senza tumulti, ma ciascuno in cuor suo meditava ingannar l'altro. E non ostante che Leone Frangipane avesse disposte le cose in modo che rimanesse eletto Lamberto vescovo d' Ostia, i vescovi ragionatisi nella chiesa di San Pancrazio, scelsero Tebaldo Boccadipecora, e consenziente anche lo stesso Lamberto, gli messere addosso le insegne pontificali e intuonarono l'inno ambrosiano. Quand' ecco improvvisamente apparire circondato da molti fautori Roberto Frangipane, il quale grida pontefice il vescovo d' Ostia, lo mostra al popolo,


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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