Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
LIBRO TERZO.
avere adempite le leggi divine ed umane, le quali attestano i principi esser sempre sommamente clementi.1 È sentenza di Federigo, non nostra ; perocché non possiamo gettare lo sguardo sopra ogni pagina della storia senza incontrare un esempio che gli dia la mentita e testifichi esser vera l'audacissima opinione di Gregorio VII intorno a quegl' incliti mortali ; se il lettore ne abbia persa la memoria, retroceda a poche pagine,2 rilegga, e vi mediti sopra.
XX. Non vi fu al mondo morte più intempestiva ed apportatrice di danni quanto quella di papa Adriano, mancato di vita mentre Federigo accampava sotto le mura di Crema, delia quale forse avrebbe evitata la distruzione, se la scomunica nel campo tedesco avesse prodotto lo scompiglio che la discordia fece nascere nel campo d'Agramante. Vero è che i tempi di Enrico e di Gregorio non erano più ; ma la potenza papale era in tutto il suo vigore, e solo pareva retrocedere per levare il volo a maggiore altezza ; i fulmini scagliati dalla destra del vicario di San Pietro non erano per anche spenti, ma portavano mortali percosse. E ne saranno evidentissima prova le cose le quali pacatamente racconteremo, e dalle quali vedrassi che se lo impero avesse avuto difensore meno valoroso e longanime ed accorto di Federigo, e se il papa non fosse stato papa, le città lombarde si sarebbero al tutto e forse per sempre emancipate dal giogo straniero.
Morto dunque Adriano nel dì primo di settembre 1159, il sacro collegio ragunossi per eleggere il successore. Dopo tre giorni di concitate dispute i voti di tutti, tranne tre soli, furono per quel Rolando da Siena, che già vedemmo legato d'Adriano a Federigo. Rolando, che si volle chiamare Alessandro III, discendeva dalla famiglia Bandinelli da Siena. Pria canonico in Pisa, poi lateranese in Roma, poi suddiacono apostolico, quindi maestro di teologia in Bologna al tempo in cui vi leggeva Graziano compilatore del famosissimo Decreto,5 fu reputato uomo dotto di scienza, austero di costumi, irrepren-
1 « Leges eiiim tam divina? quam humanae summara semper clementiam in principe esse testantur. »
3 Vedi png. -IGo, nota.
8 Cosi è intitolata la raccolta delle leggi della Chiesa, formanti il corpo del Diritto Canonico.
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