Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      libro quarto. 4-27
      i quali mostrarono a Guglielmo a quali pericoli sarebbe rimaso esposto il regno, lasciato in mano d'una donna senza marito. Federigo infrattanto alla pace che il re di Sicilia voleva con^ eludere, come effetto della tregua di Venezia, poneva per condizione il parentado. Per queste e altrettali ragioni, stabilito il contratto nuziale, ai grandi fu forza giurare che, morendo Guglielmo senza eredi maschi, riconoscerebbero per loro legittima sovrana Costanza moglie di Enrico di Svevia. '
      Alla nuova di tale evento i popoli italici esultarono. I Milanesi chiesero lo insigne favore che le nozze venissero celebrate nella città loro. Sontuosissime furono le feste, immenso il numero di signori accorsivi da ogni parte degli stati germanici e italiani, ricchissimo il corredo nunziale recato sopra centocinquanta bestie da soma.! Gli sposi furono solennemente incoronati con indicibile soddisfazione dello imperatore. Il quale sentiva tutta la voluttà della grandezza, come colui che oltre di essersi imparentato per mezzo di Federigo duca di Svevia suo figlio col re d' Ungheria, trattava di dare una sua figliuola in isposa al Soldano d'Iconio, aveva conclusa una lega col re di Francia, e indotti i regni settentrionali d'Europa a riconoscere la sua supremazia feudale. La fortuna, che nella vicenda delle armi aveva per ventidue anni mostrato viso arcigno a lui accorto, intrepido, indefesso guerriero, ora-
      1 Narra la tradizione popolare come Guglielmo I , a cagione d'una profezia elle affermava Costanza dover essere la rovina del regno, la facesse rinchiudere nel monastero del Salvatore in Palermo , clic ivi la principessa si stesse monaca e fosse d'età vicina ai cinquanta anni allorché ne fu tratta per nudare sposa ad Enrico di Svevia Le monache basiliane del Salvatore serbano tuttora , e lo mostrano, un Breviario greco, di cui dicono si servisse la loro suora reale. Questa tradizione adottata anche da Dante ( Paradiso, Canto III) servi di soggetto ad una bella pittura di Annetta Turrisi Colonna principessa di Fitalia, donna di costumi santissimi, d' ingegno squisito e cultrice passionata delle arti , rapita da morte alla Sicilia nel febbrajo del 1848, nella giovine età d'anni ventotto. Un'altra tradizione che nasce dalla precedente dice che come Costanza fu presso a partorire, nella piazza del Duomo di Palermo fu inalzato uu sontuosissimo padiglione ; e quando ella ebbe dato alla luee lo erede del trono, i baroni le si fecero innanzi e chiesero spremesse le mammelle per mostrare se v' era latte, in argomento che il neonato fosse veramente il legittimo discendente de' suoi principi. Queste tradizioni che il popolo serba tenacemente, oggimai non vanno nè anche confutate, avvegnaché certo si conosca che Costanza aveva trentuno anni quando fu sposa d'Enrico, e che Federigo II nacque non in Palermo, ma in Iesi.
      ' Lo affermano tutti i cronisti di quel tempo che rammentano il fatto.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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