Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
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STORIA DEI COMUiNI ITALIANI.
propria famiglia. I Milanesi gli concessero che in quell'anno nominasse il loro potestà; ma come chiese danaro, non solo sdegnosamente lo negarono, ma pretesero eh' egli loro pagasse non so che ingenti somme di pecunia, da loro già spese per sostenere nell' alta Italia gì' interessi della Santa Sede : e se volle partire senza impedimento e molestia gli fu d'uopo pagarne una parte. A un di presso nel modo medesimo lo trattarono gli altri comuni. Onde egli pur troppo s'accòrse che aveva male calcolato sopra la cieca obbedienza delle genti. E così, non rimanendogli altro che il vano rumore delle accoglienze de'popoli, e non attentandosi di andare in Roma, esarcerbata dalla assenza e dal contegno di lui, ne' primi giorni del novembre 1251 giunse in Perugia, deliberato di compire la conquista del regno siciliano, che egli reputava non solo agevole ma sicura. Ed anche in ciò era troppo corrivo ad illudersi.
Manfredi intanto, appena morto il genitore, assunse il governo in nome del re Corrado suo fratello, al quale annunziò tosto la sciagura eh' era toccata alla loro famiglia. I Baroni rompevano il freno dell' autorità regia sotto pretesto di rivendicare i loro vetusti privilegi; gli emissarii della corte di Roma si sparpagliavano per tutte le città e terre del regno, e chiamavano i popoli alla ribellione, Manfredi, non ostante che si trovasse in assai ardue condizioni, non impaurì alla procella che vedeva scatenarsi per inghiottire la potenza di sè e de' suoi. Raccoglie milizie ed accorre dove vede più ingenti le fiamme della ribellione ; non la spegne in un punto che non la veda sorgere in un altro: e quasi in ogni luogo rimette su la regia autorità. Ma non poteva nutrire speranza di ricondurre la pace nel regno finché Napoli, precipuo focolare della ribellione, tenevasi ostinata a non cedere. Vi mandò il conte di Caserta a proporre patti d'accordo. I cittadini — ai quali il papa aveva già scritto com' egli, consenziente il sacro collegio, avesse preso la loro città sotto la proiezione perpetua della Santa Sede, promettendo che non verrebbe mai ceduta a nessuno imperatore, re, duca, principe, conte, o a qual si fosse altro signore,1 e però le dava il diritto di reggersi a
1 Epiit. lnnocenl. IV, opud Roynald.
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