Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
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STORIA DEI COMUiNI ITALIANI.
stella che davano loro impaccio,1 allorquando, nel 1253, correndo il mese di luglio, i capi Ghibellini furono accusati di congiurare, ad istigazione di Manfredi, contro il reggimento del comune. Vera o falsa l'accusa, ad Uberto Caini degli liberti ed a Mangia degl' Infangati fu mozzo il capo, e le principali famiglie Ghibelline furono bandite. Né qui ebbe posa il crudo rigore. Presero lo abate di Vallombrosa, eh' era un pavese dei signori di Beccheria, e come reo di tradimento lo decapitarono: onde il comune fu scomunicato dal papa.
I fuorusciti, rifuggitisi a Siena, mandarono a chiedere soccorso a Manfredi che prometteva di spedire poderose forze. Gli ambasciatori aspettavano invano, e invano sollecitavano il re, il quale parve irridere alla loro miseria allorché concesse loro cento cavalieri. Scuorali ed afflitti, vergognavano di tornare a Siena]; ma Farinata degli Liberti disse ai compagni : Non vi sconfortate, e non rifiutiamo niuno suo ajuto, e sia piccolo quanto si vuole ; facciamo che di grazia mandi con loro la sua insegna, che, venuti a Siena, noi li metteremo in tale luogo che converrà che egli ce ne mandi anche.* — E parlava da savio. Imperocché i Fiorentini, indispettiti contro i Sanesi che, violando i patti dell' ultima convenzione, davano apertamente favore ai banditi, nel mese di maggio 12G0 andarono con grande apparato di guerra a porre Io assed:o a Siena. Farinata degli Uberti, avvinazzati i cento Tedeschi di Manfredi, e promessa loro doppia paga, li spinse contro l'oste fiorentina, e vi rimasero tutti morti, e la bandiera del re, strascinata nel fango, fu come trofeo di vittoria recata dallo esercito a Firenze. Appena Manfredi seppe la nuova della mala ventura de' suoi militi, mandò tostamente a Siena il conte Giordano Lancia suo vicario con ottocento ^cavalieri alemanni. Con si potente soccorso, ragunate in Siena tutte le forze ghibelline, i fuorusciti stavansi ad aspettare i Fiorentini. E perché costoro non si muovevano, e consumavasi la pecunia delle paghe, essendo già scorso un mese e mezzo de' tre che i militi del re dovevano rimanere in Siena, Farinata degli Uberti divisò d'attirare con l'inganno i Fiorentini nella rete. Spedì due frati minori
1 Vedi Giovanni Villani, liti. VI, dal cai). 43 fino al cap. ìiG
1 G. Villani, lil>. VI, cap. 74.
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