Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
35 STORIA DEI COMUiNI ITALIANI.
riordinano come meglio possono lo esercito, e si apparecchiano a sostenere l'impeto degl' inimici. Arde la zuffa con varia fortuna. I Tedeschi rovinosamente percuotono la cavalleria fiorentina, allorquando Bocca degli Abati, eh' era uno de' ghibellini nell' oste guelfa, con un colpo di spada tronca la mano a Jacopo del Nacca de' Pazzi, il quale portava la insegna. Il valoroso uomo stramazza giù dal cavallo. La disparizione del sacro vessillo del comune accresce lo scompiglio, e toglie l'animo ai più franchi : in breve ora 1' esercito fiorentino è sconfitto. Grandissima fu la strage, in ispecie de' pedoni, maggiore il numero de' prigionieri ; il dì quarto di settembre 1260 fu giorno di inenarrabile lutto a tutti i Guelfi di Toscana, e di terribili danni al popolo fiorentino. Non vi fu famiglia che non ne rimanesse danneggiata e nelle persone e negli averi. E fu tanto lo spavento della memoranda rotta e il timore dello arrivo dei fuorusciti vittoriosi, che le principali famiglie, senza aspettare la entrata di quelli, senza che nessuno le cacciasse, il dì 13 settembre esularono cercando rifugio in quelle terre, nelle quali signoreggiava la sconfitta parte loro, e segnatamente in Lucca, dove anche corsero a chiedere asilo gli usciti dall' altre città toscane. Tre giorni dopo i vincitori di Montaperti, capitanati dal vicario di Manfredi, ricchi di prede e gonfi della prospera ventura, entrarono senza contrasto in Firenze. Elessero a potestà il conte Guido Novello, riconobbero per vicario generale del re di Sicilia — al quale fecero sacramento di fedeltà — il conte Giordano, e lo tennero al soldo del comune ; disfecero le torri e i palagi de' Guelfi, ne confiscarono i beni e li posero a comune; e riformarono in guisa il reggimento che gli statuti avversi ai privilegi de' nobili furono aboliti.
Per provvedere al futuro, e rendere durevoli i frutti della vittoria, convocarono in Empoli un parlamento dello città e de' signori ghibellini di tutta Toscana. E' fu proposto di distruggere Firenze e ridurla a borghi; il che reputavano unico mezzo per rendere impossibile il rialzarsi diparte guelfa. La proposta venne accolta con plauso universale; tutti erano in concordia doversi spazzare dal suolo toscano quel focolare de'Guelfi; tutti gioivano della distruzione di quel potentissimo
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