Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      il) STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      Vanni s'era lasciata dispoticamente signoreggiare da Azzo d'Este, morto costui, acclamava il nipote Obizzo, il quale co' fuorusciti di Toscana fece anche in Modena predominare i Guelfi. Perfino la potentissima Genova, così gelosa delle proprie libertà, recavasi sul collo il giogo di un demagogo, detto Guglielmo Boccanegra, eleggendolo capitano del popolo per anni dieci, e concedendogli a propria difesa una guardia, dirò così, pretoriana con convenevole provvisione per mantenere un simulacro di corte. E perchè nulla mancasse a quell'atto di popolare demenza, il capitano chiese, e gli fu concesso, che ove egli fosse morto innanzi che fossero compiti gli anni dieci dell'ufficio, gli sarebbe succeduto uno de'suoi fratelli. Ma a quella eulta e ricca cittadinanza era così necessaria 1' aura benefica del libero vivere, che non appena si avvide che il capitano tentava apertamente di violare ogni diritto, ed arrogarsi nuove prerogative, e spregiare le deliberazioni de'con-sigli, o regnare in somma da vero tiranno, insorse, e intercedente lo arcivescovo, lo lasciò vivo, ma lo costrinse a rinunciare all' ufficio. Invano dopo la caduta del Boccanegra alcuni nobili, e più di tutti Oberto Spinola, ingegnaronsi di ottenere l'ufficio di capitano del popolo, imperciocché, mentre in altri comuni interni della penisola era sparsa e germogliava la malefica sementa del principato, Genova, come ogni comune marittimo che per prosperare ne' suoi commerci è uopo afforzi ed accresca le libere istituzioni, tentava con moti frequenti, ma varii e scomposti, di rendere più democratico il proprio reggimento.
      XX. La sola provincia, dove l'autorità di Manfredi forte predominava, era la Toscana: ma pare che i Ghibellini, ebbri del loro trionfo, sperando di avere posto parte Guelfa in condizione da non potere mai più levare il capo, mentre seguitavano ad insolentire in casa propria, non prevedessero che Manfredi, cadendo, gli avrebbe rapidamente e inevitabilmente tratti secolui al precipizio.
      Il primo colpo portato contro Manfredi fu in Lombardia. Se lo esercito non si fosse lasciato passare, Carlo sarebbe stato costretto a partirsi da Roma pieno di scorno e di rabbia. Ma benché Mastino della Scala e il marchese Pelavicino con


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Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

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