Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
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STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
de'fuorusciti milanesi, collegatisi col marchese di Monferrato — al quale Alfonso di Castiglia aveva già mandata una legione di cavalieri spagnuoli nominandolo vicario imperiale — avevano sconfitto i Torriani co' loro numerosi alleati, ed espugnato le rocche d'Anghiera e d'Arona sul Lago Maggiore. Saputo ciò, Gastone della Torre, che comandava le coorti alemanne, mandate da Rodolfo d'Austria allorché Napoleone della Torre gli aveva spedito oratori a riconoscerlo, andò contro Anghiera. Vi accorse il conte di Langusco, e cadde con assai fuorusciti di Milano nelle mani di Gastone. Vennero condotti a Gallerate, e trentaquattro, fra' quali era Teobaldo Visconti nipote dello arcivescovo, furono decapitati. La morte del nipote trafisse l'anima dello zio, il quale diede segni di disperato dolore. Ridottosi co' fuorusciti a Vercelli, fu da loro pregato ad assumere il comando dell' armata.
Si dice li facesse primamente giurare di deporre ogni rancore; ed esortatili a perdonare, si fece loro capitano. Avendo poi ragunata molta gente d'arme in Novara andò ad espugnare il castello di Seprio, e fu sconfitto da quei della Torre. A Como, dove tentava ricoverarsi, gli furono chiuse le porte. Gli abitatori di Canubio lo accolsero, e gli apprestarono una piccola armata navale, con la quale prese Anghiera, ed assediò Arona, mentre per terra era assediata da' Pavesi, dai Novaresi e dal marchese di Monferrato:1 ma assaltata da Gastone della Torre e dai Milanesi, l'oste dell' arcivescovo fu sgominata.
Frattanto, ad istigazione di Simone da Locamo, emissario d'Ottone, acceso un tumulto in Como fra coloro che favorivano l'arcivescovo e coloro che parteggiavano per i Torriani, dopo lungo combattere, i primi rimasero vincitori e cacciarono gli altri. Ottone allora fu accolto nella città, dove si pose a fare formidabili apparati. Dichiarò capitano dei fuorusciti il conte di Loinello, il quale non tardò a giungere con una grossa schiera di fanti e cavalli pavesi e novaresi. Raccolta quanta più gente potè, l'arcivescovo si mosse, ed insignoritosi di parecchi castelli, giunse alla terra di Desio, dove ruppe Io esercito de'Torriani. Napoleone, Mosca, Guido, Rocco, Lombardo
1 Muratori, ann. I27G.
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