Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
LIBRO SESTO.
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interi e vincerli. Al suo ingresso nell' ufficio si accòrse che Pisa aveva perduto pressoché tutto il suo vasto territorio/ il quale da ogni parte era gremito di armi forestiere oltre i popolari tumulti destativi da' fuorusciti.
Il Comune parve risorgere ; ma gravissimi e quasi irreparabili erano i danni sostenuti nei passati disastri; e dopo tre anni di continua lotta, travagliati i Pisani per terra da tutti i popoli toscani e per mare da Genova, sconvolta la città, in perenne conflitto le fazioni nei consigli, sciolto quasi ogni ordine pubblico, i reggitori scuorati piegaronsi a concordare con la lega. Nella pace di Fucecchio, oltre a larghissime franchigie concedute ai collegati, stipularono la cacciata di Guido di Montefeltro. Lo seppe il valoroso vecchio ; si sarebbe potuto opporre con le armi e agi' ingrati cittadini far caro costare lo indegno modo con che egli era trattato, ma fu pago di recarsi in senato, e rimproverandoli con gravità romana, chiese i suoi stipendii e partissi. Poco di poi, stanco della fortunosa sua vita, détte un addio alle terrene cose, e umilmente si cinse del saio de' frati Francescani.
LII. A piegare i Fiorentini alla pace coi Pisani contribuirono non poco le intestine turbolenze dalle quali era travagliato il Comune. La forma di reggimento già istituita dal cardinale Latino recando nella natura sua stessa invincibili inconvenienti, fece a tutti sentire la necessità d'una riforma. Nel 1282, dimessi i quattordici savi che formavano il governo, ne fu creato uno nuovo e più semplice composto di sei priori delle arti come quelli che rappresentavano un popolo di mercatanti. Alla prima elezione furono ammesse tre sole delle sette arti maggiori; nella seconda cotesto onore fu concesso, come voleva giustizia, a tutte, tranne all'arte de'giudici e de'notai che per altro modo partecipavano al reggimento dello Stato. Questi sei priori assunsero il nome di signoria, il che oggi risponderebbe al potere esecutivo degli stati costituzionali o democratici. Erano tenuti a convivere nel pubblico palagio
1 Per vedere di quale estensione Fosse il territorio pisano al tempi de-di'imperatori svevi, si legga un documento nella Raccolta de' Diplomi Pisani di Flaminio del Borgo.
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