Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      • 1 7ti STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      signore e sovrano. Giunto a Perugia lo assenso di Filippo, senza che la fazione di Matteo Rosso Orsini ne avesse il più lieve sospetto, Bertrando di Gotto fu nominato pontefice con pari letizia di ambe le parti, ciascuna delle quali credeva di avere riportata vittoria sull' altra.
      Tutti nondimeno rimasero attoniti allorché il nuovo eletto, che assumeva il nome di Clemente V, scrisse al sacro collegio ingiungendogli di recarsi tosto a Lione dove egli intendeva farsi incoronare. Un terribile sospetto lampeggiò alle menti dei cardinali, e massime conturbò .l'animo del Cardinale di Prato, il quale essendo uomo di gran senno e nelle cose politiche espertissimo, prevedeva confusamente i funesti effetti della lunga stanza del capo della Chiesa fuori d'Italia. Non è debito nostro narrare le innumerevoli ed enormi vergogne con le quali cotesto sciagurato Francese lordò il gran manto pontificale. Filippo lo sperimentò obbediente ad ogni suo cenno più di quanto egli avrebbe potuto sperare o immaginare ; il Re comandava e il Papa ciecamente eseguiva. Volle che empisse il sacro collegio di suoi servi, e Clemente insignì dodici Francesi del cardinalato ; volle che la corte papale si stesse in Francia,, e Clemente pose sua stanza in Avignone ; desiderò l'abrogazione delle bolle di Bonifacio a lui ostili, la concessione delle decime, l'arresto di tutti gli Ebrei; la strage e la infamia dei Tempieri — e lo abietto vicario di Cristo assentì tutto. Con grandissimo scandalo dell' universa cristianità bandì una crociata contro Andronico figlio di Michele Paleologo imperatore di Costantinopoli, concedendo a Carlo di Valois la potestà di conquistare quel trono ed ascendervi in virtù di un preteso diritto della moglie. In somma e' pareva che le tremende chiavi dalle mani del pontefice fossero passate in quelle del re di Francia, il quale contaminò la Chiesa di tali enormezze che Dante Alighieri la dipinse in figura di meretrice che svergognatamente si abbandoni fra le braccia del regio drudo.1
      1 o Sicura , quasi rocca in alto monte,
      Setter sovr' esso una puttana sciojta , M' apparve con le ciglia intorno pronte.


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Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

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