Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
LlliUO SETTIMO.
159
Pietro d'Angiò, e Carlo figlio del principe di Taranto. Uguc-cione perde anche il suo figlio Francesco, ma ritornò trionfante a Pisa.
La fortuna che siffattamente lo favoriva oltre ogni sua speranza, lo inebbriò in modo, come in simiglianti casi suole avvenire, da precipitarlo in poco tempo dal fastigio della grandezza in fondo alla più deplorabile miseria. In Pisa egli dismesse il contegno di cittadino e si pose a comandare da tiranno. Ma Pisa non era sì scarsa di buoni, animosi e prestanti uomini che volesse lasciarsi imporre quietamente il giogo sul collo. I buoni si strinsero a segreto consiglio e ordirono una congiura, mentre dalla parte loro congiuravano i Lucchesi che non volevano un assoluto padrone. Entrambi aspettavano la occasione propizia per operare. Neri, figlio di Uguccione, che governava Lucca, viveva in grandissimo sospetto di Castruccio, il quale per le virtù sue, non ostante la giovine età di poco più di trenta anni, aveva acquistata somma reputazione; ei cercava un pretesto a spegnerlo. Ora avvenne in quei giorni che, lo strenuo giovane avendo ucciso alcuni contadini di Camajore che lo volevano assassinare, Neri lo fece prendere e lo rinchiuse in orrido carcere. Il popolo a tanta iniquità tumultuava. Il giovine della Faggiuola vedendo essere pericolosissimo punire capitalmente un uomo come Castruccio, ne scrisse al padre sollecitandolo a venire a Lucca con la cavalleria alemanna che ei teneva al suo soldo. Uguccione era appena due miglia lontano da Pisa quando i congiurati chiamarono il popolo alle armi gridando: Viva la libertà 1 muoia il tiranno ! Assaltarono il palazzo di Uguccione, ne posero in fuga i satelliti, e rivendicaronsi in libertà. Il dì stesso o il seguente i Lucchesi, raunatisi dinanzi alle case dove soggiornava Neri della Faggiuola, chiesero tumultuando la liberazione di Castruccio. Neri non ardi respingere la dimanda, e consegnò il prigione senza levargli le catene. Fu portato in trionfo; la cittadinanza in un baleno fu tutta sossopra; e assaltando le ròcche dove Neri si difendeva, lo cacciarono innanzi che il padre avesse tempo di soccorrerlo. Entrambi, perduta ogni speranza di riacquistare il già tolto, furono costretti a fuggirsi, e domandare asilo a Cane Grande della
| |
Angiò Carlo Taranto Francesco Pisa Pisa Pisa Lucchesi Uguccione Lucca Castruccio Camajore Neri Faggiuola Castruccio Lucca Pisa Uguccione Lucchesi Neri Faggiuola Castruccio Neri Cane Grande Uguc-cione Neri Uguccione Neri
|