Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
• 1 7ti STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
ghi malsani dove egli aveva posto gli accampamenti. Piacque-gli questo nuovo modo di guadagno, e fece vergognoso traffico delle licenze che accordava a chi avesse oro da comperarne. Nonostante un sì bello e strenuo esercito, per sola colpa del capitano, quella guerra finì con la rotta di Altopascio datagli da Castruccio. Il quale non ebbe più ritegno e si spinse fino ne' dintorni di Firenze, spogliando le magnifiche ville, e mandando in Lucca i pregevoli lavori d'arto di cui erano ricche, devastando i giardini, e facendo a un miglio dalla città, nel luogo destinato dai Fiorentini a simigliami giuochi, tre corse, una di cavalli, la seconda di pedoni, la terza di meretrici. Per tali vituperii fremevano i cittadini della magnifica Firenze, ma quantunque lo esercito loro fosse più poderoso di quello di Castruccio, sgomenti tuttavia della rotta d'Altopascio, non osavano uscire ad affrontarlo. Ed egli, dopo avere saccheggiato le circostanti contrade, fece ritorno a Lucca co' suoi prigionieri — fra' quali trovavasi Raimondo di Car-dona — e col carroccio de' Fiorentini, e vi entrò con pompa trionfale.
Ne tremarono i Guelfi in ogni città d'Italia; consideravano comune lo infortunio e comune il disonore; e ardevano vendicarsi. I Bolognesi, che avevano maggiori le forze sopra tutti gli altri Comuni, offerta battaglia ai Ghibellini lombardi che erano andati ad assalirli, furono rotti, e reputaronsi lieti che gl'inimici, disperando di espugnare la città, fossero costretti a levare Io assedio.
XII. Ma tali sciagure erano di poco momento in agguaglio di quelle che si apparecchiavano a parte guelfa. Per provvedervi a tempo i Fiorentini, avendo implorato il soccorso del re Roberto, furono costretti nel 1320 a dare la signoria non solo a lui, ma a suo figlio Carlo duca di Calabria, uomo dissoluto di costumi, dissipatore delle pubbliche sostanze, tormentatore de'popoli soggetti, e senza velo aspirante alla tirannide. Lo esempio di Firenze fu seguito, pochi mesi dopo, da Bologna che si elesse a signore il cardinale del Poggetto.
1 Ghibellini infrattanto avevano mosso a venire in Italia Lodovico il Bavaro, che, finita già da cinque anni la guerra e disfatte tutte le trame orditegli contro da papa Giovanni,
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