Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      Visconti in Italia; che anzi formossi. contro loro una lega, la quale oltre il Papa, gli Estensi, i Carrara, i Gonzaga comprendeva Firenze, Bologna, Pisa e Lucca. A Pisa e Lucca teneva sempre fitti gli occhi il Visconti ed agognava dj ridurle sotto la sua dominazione. E però col pretesto di proteggere i Sam-miniatesi che, ribellatisi ai Fiorentini e datisi a Carlo, dopo la costui dipartita s'erano rivolti a Bernabò Visconti, questi come vicario imperiale vi spedì la compagnia di Giovanni Aguto. Il capitano de'Fiorentini fu rotto a Cascina, ma il conte di Battifolle che con parte dell'oste di Firenze era rimasto allo assedio di Samminiato, vi s'introdusse e se ne rese padrone innanzi che i mercenarii del Visconti vi arrivassero.
      Nel tempo stesso i Fiorentini, travagliati pur sempre dallo Aguto, mandavano schiere di cavalli in Bologna contro Bernabò, il quale venne anche costretto a sgomberare da Reggio. La fortuna gli correva avversa, allorquando per la morte del pontefice, compianto da tutta la cristianità che lui teneva per santo uomo in paragone de'suoi tristi antecessori, la Lega illanguidì, e si disciolse concludendo una pace che lasciava ai collegati tutto ciò che possedevano.
      Il nuovo eletto, che fu Gregorio XI, nipote di Clemente VI, non indugiò guari a riaccendere la guerra contro i Signori di Milano; ma la sua perfidia contro i popoli che formavano il nerbo della Chiesa e in ispecie contro i Fiorentini, gli provocò una procella di sciagure facendogli come in un baleno ribellare tutte le città e le castella, che ridotte con tanti sforzi dal Cardinale d'Albornoz alla obbedienza della santa sede, componevano lo stato pontificio. Suscitatrice di cotesto universale rivolgimento fu Firenze, la quale in questa occasione porse mirabile esempio de' portenti ai quali sia capace di inalzare i cittadini il sacro spirito della libertà. E nondimeno Firenze allora più che mai era travagliata dalle intestine discordie, e nel suo seno incominciava ad esplicarsi e crescere quel tarlo che poscia la condusse alla rovina. Circa dodici anni innanzi che accadessero i fatti che adesso andiamo raccontando era seguita nel comune una di quelle sostanziali variazioni, le quali, sebbene poco notate nella loro apparenza, danno un avviamento nuovo al vivere civile e costituiscono un' epoca impor-


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Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

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