Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
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STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
travagli da rimanerne sfiaechita, dimezzata e piena di vergogna. Il malaugurato trasferimento della sede papale in Avignone adesso portava i suoi malefici frutti. Alla morte di Gregorio il Sacro Collegio era composto di ventitré cardinali, uno de'quali era spagnuolo, quattro italiani, e diciotto francesi. I presenti al conclave, apertosi in Roma il dì 7 aprile 1378, erano undici de' Francesi, lo Spagnuolo e i quattro Italiani. I Francesi, erano scissi in due fazioni, l'una delle quali potentissima chiamavasi dei Limosini ed avversava gli altri stranieri. Entrambe volevano eleggere un papa a modo loro, ma convenivano che non avesse a essere italiano. Mentre gli elettori si affaccendavano dentro il conclave, tutta Roma era in commovimento, e la plebe ragunata dinanzi al palazzo gridava volere il papa romano. Finalmente tra pel timore del concitato popolo, tra per le interne dissenzioni, i cardinali si appigliarono a una via di mezzo, e posti da parte il Tibaldeschi e l'Orsini, che erano i due soli romani del sacro collegio, elessero Bar-tolommeo Prignani arcivescovo di Bari e suddito di Giovanna regina di Napoli. Il nuovo eletto prese nome Urbano VI, ed era uomo iracondo, impronto, vano, inurbano. Le fazioni cardinalizie, ciascuna delle quali lo credeva inchinevole a favorirla a danno della contraria, in breve si chiarirono malevoli al pontefice; cominciava per Roma a bisbigliarsi della illegittimità della elezione : finché provocati da' suoi modi tirannici e scortesi non che dallo intendimento ch'egli spesso manifestava in concistoro, di volere disfare il già fatto dalla lunga dimora del papato in Francia, deposero ogni riguardo e gli si dichiararono apertamente ostili. Ed appena seppero che Urbano aveva creati ventinove altri cardinali col fine di formarsi una fazione predominante nel sacro collegio, entrati in conclave nella città di Fondi, elessero pontefice il feroce Roberto di Ginevra, il carnefice di Cesena. Così sotto questi due papi, l'ultimo dei quali si faceva chiamare Clemente VII, incominciò il grande scisma d'Occidente ; i cristiani d'Europa si partirono in due ; alcuni Stati riconoscevano Urbano, altri Clemente ; la cristianità tutta fu piena di scandali, i quali più tardi furono precipua occasione al sorgere e crescere della riforma.
XL1I. GÌ' intestini travagli della- corte pontificia posero
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Avignone Gregorio Sacro Collegio Roma Francesi Spagnuolo Italiani Francesi Limosini Roma Tibaldeschi Orsini Bar-tolommeo Prignani Bari Giovanna Napoli Urbano VI Roma Francia Urbano Fondi Roberto Ginevra Cesena Clemente VII Occidente Europa Stati Urbano Clemente
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