Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      '218
      STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      stra chiamò il popolo alle armi. In un baleno si chiusero le botteghe, la gente armata correva in folla alla piazza favoreggiando gli Otto della guerra. La cui proposta dallo atterrito collegio venne approvata e fu subitamente dal consiglio del popolo sanzionata.
      E' parve che ritornasse la quiete ; ma i sinistri umori erano cotanto visibili, che i cittadini premunivansi come all' avvicinarsi di un disastro. Le botteghe non si aprivano, la gente nascondeva i mobili nelle chiese e nei monasteri. Due giorni dopo, come i priori seppero che i corpi delle arti avevano eletto i sindaci, li chiamarono a consiglio per deliberare sul modo di provvedere alla cosa pubblica; e i loro provvedimenti invece di abbonacciare accrescevano il popolare commovimento; il quale d'allora in poi prese aspetto tale da minacciare la intera distruzione della città.
      Il popolo di Firenze, come è noto a ciascuno, era partito in corporazioni di arti, sette delle quali erano dette maggiori e quattordici minori. Dipendente da queste era un gran numero di artigiani che non avevano nè magistrato nè gonfalone, e per la bassa condizione loro non giungevano mai ad occupare gli ufficii; era la classe che oggi si chiama de' proletarii; i più numerosi erano i cardatori, i tintori, i tessitori, i quali come sottoposti alla potentissima arte della lana querelavansi di sentirsi oppressi da coloro che gì' impiegavano ; per lo che pensarono di giovarsi del presente tumulto per dare sfogo ai rancori, alle vendette e a tutte le tristi passioni loro sotto il ben fondato pretesto di ottenere giustizia.
      Le arti frattanto ragunavansi coi loro gonfaloni come se avesse a succedere guerra cittadina. I priori, prevedendo il male, per ovviarvi adunarono il consiglio del popolo, e lo persuasero a creare una balìa per riformare'lo Stato. E mentre la balìa, che era composta dei Signori, dei Collegi, degli Otto della Guerra, dei Capitani di parte e dei Sindaci delle arti, deliberava intorno al da farsi, i malcontenti con le arti minori si misero a tempestare in piazza, e schiamazzando si mossero contro la casa di Lapo da Castiglionchio che fu saccheggiata ed àrsa insieme con quelle di alcuni altri capi di parte guelfa ; e se uno dei priori non fosse stato animoso e savio tanto da fre-


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Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

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