Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      '224 STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      che sovente è l'unico rimedio per fare rinascere come per miracolo il coraggio e la speranza nel cuore dei vinti. I Veneziani, raccogliendo quante navi avevano disperse per tutti i mari, messero insieme un'altra poderosa armata, e traendo dal carcere Carlo Zeno, gliene diedero il comando. Il nuovo ammiraglio assediò i Genovesi in Chioggia, e li ridusse a condizioni così triste che dovettero rendersi a discrezione nel giugno del 1380. Un anno dopo le due repubbliche, stanche ambedue di pugnare, conclusero un trattato di pace, nel quale la Dalmazia veniva ceduta al re d' Ungheria. Questi sul principio della guerra aveva mandato un grosso esercito sotto gli ordini di Carlo di Durazzo. A lui si erano rivolti i fuorusciti di Firenze sperando che nello andare alla conquista del reame di Napoli sarebbe passato per Firenze e avrebbe posto il Comune nelle mani della caduta oligarchia popolana. Gli fecero intendere che il solo suo appressarsi alla Toscana era più che bastevole per far nascere in Firenze uno scompiglio che avrebbe mandato sossopra quel vituperato governo di plebe. Alle preghiere aggiungevano larghissime promesse ; e perché lo stafo fiorentino era in fama di ricchissimo per tutto il mondo, gli stranieri, sempre assetati di pecunia, volentieri s'immischiavano nelle cose de'Fiorentini. Altri fuorusciti rac-cozzavansi a Bologna con Giannozzo da Salerno, capitano di Carlo di Durazzo. II pericolo stringeva; la signoria—che ove anche avesse schivata una attuale aggressione da parte di Carlo, assai temeva gli effetti della probabile caduta di Giovanna e della casa d'Angiò, la quale era tuttavia sostenitrice della parte guelfa, ed aveva sempre tenute amichevoli relazioni col Comune — spedì oratori al principe per renderselo benevolo. Ma gli ambasciatori, comecché a bello studio fossero scelti fra' due partiti, non poterono altro recare che risposte incerte, le quali accrebbero la pubblica costernazione. Intanto i malcontenti in casa non dormivano. Alla Signoria dopo di avere scoperta una congiura di Ciompi, che fu cagione che molti plebei fossero giustiziati, Giovanni Aguto mandò dicendo come gliene avrebbe mostrato le fila di un' altra e più grave, purché per ricompensa gli fossero pagati ventimila fiorini. La svelò un Fiorentino por molto minor somma; per la qual cosa


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Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

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