Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
234 - STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
cose loro; e non osando rompere la guerra, mandarono segretamente ad offrire la città loro a Giovanni Galeazzo; il quale non solo simulò di ricusarla, ma fece dai suoi ambasciatori assicurare il reggimento di Firenze che il loro signore non aveva ostili disegni contro la libertà dei comuni toscani, ed altro non desiderava che la pace.
E iniquamente, come sempre, mentiva.
La città di Pisa trovavasi stretta da una compagnia di ventura. Quando ecco giungere da Sarzana una schiera di quattromila cavalli, che il Visconti, senza esserne richiesto, mandava in soccorso dei Pisani. Ma Pietro Gambacorti, virtuosissimo cittadino che reggeva il comune, chiuse le porte in faccia alle milizie viscontee, ed invece mise dentro la città le fiorentine. Nel tempo medesimo lo ambizioso lombardo tramava per avere Bologna, ma per allora non gli venne fatto; faceva congiure in Siena, in San Miniato e in Perugia. Ministro delle sue trame era uno dei capitani eh' egli teneva al suo soldo, Giovanni d'Azzo degli Ubaldini, acerrimo nemico dei Fiorentini. Fra tutti cotesti raggiri il savio Pietro Gambacorti persuase le parti a concludere nell'ottobre del 1389 un trattato di pace e d'alleanza offensiva e difensiva, per virtù del quale i Fiorentini obbligavansi a non intromettersi nelle cose di Lombardia e Giovanni Galeazzo in quelle di Toscana.
L. Francesco da Carrara dopo di aver passato con infiniti pericoli la Italia, ed essersi recato presso il duca di Baviera a fine di muoverlo a far guerra a Giovanni Galeazzo e vendicare la morte di Bernabò suo suocero, era andato a visitare il suo cognato conte di Segna potentissimo signore della Croazia; il quale gli promise larghi soccorsi d'uomini e di pecunia, allorquando ritornò da Firenze il messo che recavagli la nuova del trattato concluso nell' ottobre col Visconti. L'esule generoso ne fu quasi per morire di cordoglio; e sarebbero stati poco efficaci gli affettuosi conforti de' suoi congiunti se tosto dopo non arrivava un ambasciatore fiorentino ad annunziargli di rinnovare le pratiche con Stefano di Baviera, e con tutti que'potentati che fossero disposti a far guerra al Visconti, col quale Firenze non poteva avere più pace; e difalti nella primavera del 1390 la guerra venite dichiarata..
| |
Giovanni Galeazzo Firenze Pisa Sarzana Visconti Pisani Pietro Gambacorti Bologna Siena San Miniato Perugia Giovanni Azzo Ubaldini Fiorentini Pietro Gambacorti Fiorentini Lombardia Giovanni Galeazzo Toscana Francesco Carrara Italia Baviera Giovanni Galeazzo Bernabò Segna Croazia Firenze Visconti Stefano Baviera Visconti Firenze Fra
|