Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

Pagina (260/507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LIURO OTTAVO.
      e il capitano della duchessa fu costretto a ritirarsi. In quel mentre Guglielmo della Scala, che nella caduta della sua famiglia si era salvato a Venezia, propose a Francesco da Carrara di cedergli Vicenza qualora lo aiutasse a ricuperare la signoria di Verona. Difatti nella primavera del 1404 le armi del Carrara capitanate da Filippo da Pisa entrarono in Verona e forzarono Ugolotto Biancardo governatore de' Visconti a chiudersi nella fortezza. Dopo pochi giorni Guglielmo della Scala, riconosciuto dai suoi concittadini per loro signore, moriva; e il Carrara, non ostante che dai suoi nemici fosse accusato di averlo avvelenato, consegnò fedelmente la città ad Antonio e Brunoro figli del defunto Scaligero, lasciandovi però un forte presidio per difenderla dalle temute aggressioni dei Visconti. Le milizie del signore di Padova, sotto gli ordini del maggiore de' suoi figli, assediavano Vicenza. La duchessa di Milano, non si fidando della sola fortuna delle armi, spedì ambasciatori a Venezia, per indurre la repubblica a far guerra a Francesco da Carrara, e le offrì tutti i dominii posseduti dalla casa Visconti di là dall' Adige fino alle Lagune. 11 doge, che chiamavasi Michele Steno, con destrezza persuase molti del Consiglio ad accettare la offerta; e nello aprile di quell'anno stesso Giacomo Soriano, mandato dalla repubblica a prendere possesso di Vicenza, inalberava sulla torre maggiore della città il vessillo di San Marco, e per mezzo di un araldo faceva al figlio del Carrara comandamento di levare lo assedio da una città che oramai apparteneva alla veneta repubblica. Francesco da Carrara, che erasi recato al campo del figliuolo per dare 1' assalto a Vicenza, atterrito da una minacciosa lettera de' Veneziani, vide tutto il pericolo di provocare la collera di coloro ai quali aveva giurato affetto e riverenza di figlio, e ricondusse le proprie schiere a Padova.
      Infrattanto i due giovani Scaligeri, o perchè prevedevano la rovina del loro benefattore, o perchè furono sedotti dai nemici di quello, tenevano pratiche in Venezia affinchè la repubblica li accogliesse sotto la sua protezione. Ma Francesco da Carrara appena fu certo della trama, li fece porre in carcere, e dichiarandoli traditori assunse la signoria di Verona.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

Pagina (260/507)






Guglielmo Scala Venezia Francesco Carrara Vicenza Verona Carrara Filippo Pisa Verona Ugolotto Biancardo Visconti Guglielmo Scala Carrara Antonio Brunoro Scaligero Visconti Padova Vicenza Milano Venezia Francesco Carrara Visconti Adige Lagune Michele Steno Consiglio Giacomo Soriano Vicenza San Marco Carrara Carrara Vicenza Veneziani Padova Scaligeri Venezia Francesco Carrara Verona Francesco