Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO OTTAVO.
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      gravezze per pagare i debiti; il popolo ne mormorava. Giovanni de' Siedici capo della parte popolare, o perchè ambiva di acquistarsi maggiore riputazione, o per vero spirito di filantropia, propose un nuovo modo di levare le imposte. Questo modo, che imperfettamente era stato praticato in Milano innanzi che il Comune cadesse sotto la tirannide dei primi Visconti, consisteva nell'estimo dei beni mobili ed immobili di ciascun cittadino, che era tenuto a pagare un mezzo per cento sul capitale. I grandi ovvero i popolani grassi, i quali governavano il Comune, levarono rumore; imperocché era ad essi in quel modo tolto l'arbitrio di gravare le fazioni avversarie e la misera plebe; nondimeno era tanta la equità della cosa che i Consigli II approvarono. Il catasto — che cosi chiamavasi il nuovo modo di levare le imposte — ebbe esito felice in Firenze; per la qual cosa fu ordinato che s'istituisse in tutte le città dello stato; le quali con grande ostinazione ricusarono di accettarlo. In ispccie Volterra allegò i vetusti privilegi del Comune, assentiti allorché si sottopose a Firenze. E'fu forza punire i capi della sedizione: molti erano sostenuti nelle carceri di Firenze, e segnatamente un tale che aveva nome Giusto d'Antonio come fu rimandato libero alla patria poscia che ebbe fatta la dichiarazione de' suoi averi, incitò i suoi concittadini a ribellare. I Fiorentini, vedendo la gravità del caso, e volendo porvi prontissimo ed efficace rimedio per atterrire le altre terre del Comune affinchè non seguissero Io esempio dei Volterrani, vi mandarono Niccolò Fortebraccio nipote di Braccio da Montone con le milizie; ed a Palla Strozzi commissario venne fatto in pochi giorni spegnere la sedizione e abbonacciare il popolo. Poco di poi gli fecero segreto comandamento di entrare, come di suo, nel territorio di Lucca, per compiere una vendetta fino allora destramente dissimulata.
      XVII. I Fiorentini, per trenta anni erano stati amici dei Lucchesi. Li reggeva col titolo di signore Paolo Guinigi, studiosissimo della pace, privo di ambizione, senza ferocia, senza generosità, senza virtù militare. Neil' ultima guerra non solo aveva abbracciata la parte del Visconti ma gli aveva mandato il proprio figliuolo, il quale ebbe il comando di una com-
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Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

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