Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
LIBRO OTTAVO.
289
lui. D'altra parte i capitani del duca, vedendolo privo di eredi, ambivano a dividersi le spoglie del loro signore ; Niccolò Piccinino, che per tanti anni aveva militato ai servigi di quello, chiedeva.la sovranità di Piacenza; Luigi di San-severino quella di Novara; Luigi del Verme quella di Tortona; ma Filippo Maria, mentre aveva mestieri di tutti i più valorosi capitani d'Italia, simulando di accarezzarli gli spregiava, ed altro non temeva che Francesco Sforza. Nel 1441
10 Sforza, non ostante che avesse un esercito di trentamila combattenti, trovavasi ridotto a mal partito sotto Martinen-go, castello tra Brescia e Bergamo, allorquando vide improvvisamente apparire nella sua tenda un messo del duca,
11 quale mandava a fargli proposte d' accordo offerendogli a un tempo in isposa la sua figliuola Bianca, bellissima giovine ormai giunta alla età di sedici anni. Gli prometteva per dote Cremona e Pontreinoli e il comando del territorio fino allora occupato dal Piccinino nel Bergamasco. Gli dava fede parimente che il trattato sarebbe riuscito utile ai Veneziani e ai Fiorentini; e che egli era mosso a ciò fare per non lasciare, morendo, i propri stati in preda ai suoi condottieri.
II duca parlava da senno. Imperciocché la notte del dì susseguente Eusebio Cairno, ambasciatore dei Visconti, munito di un salvocondotto, recavasi al campo dello Sforza e fermava i patti dello accordo. Il dì dopo Francesco, chiamati a consiglio i suoi capitani e il commissario veneto, disse che la pace era conclusa e vietò le ostilità. Lo stesso comandamento faceva Eusebio Caimo a Niccolò Piccinino; il quale tenendosi sicura una segnalata vittoria sopra il suo antico rivale, amaramente si dolse che il capriccio del duca gli precidesse la via. In sulle prime la cosa gli parve sì strana che ricusò di obbedire allo ambasciatore ducale, ma quando questi gli annunziò che avrebbe fatti ribellare tutti i Milanesi militanti nel suo esercito, represse lo sdegno e stese amica la destra all'emulo suo. I due eserciti allora si confusero e i soldati si abbandonarono a festeggiare la pace e sollazzarsi. Neil' ottobre dello stesso anno furono solennemente celebrate le nozze dello Sforza con Bianca Visconti alla quale venne fedelmente consegnata la promessa dote. Pochi giorni dopo gli ambasciatoriStorio dei Comuni italiani. — 2. 25
| |
Niccolò Piccinino Piacenza Luigi San-severino Novara Luigi Verme Tortona Filippo Maria Italia Francesco Sforza Sforza Martinen-go Brescia Bergamo Bianca Cremona Pontreinoli Piccinino Bergamasco Veneziani Fiorentini Eusebio Cairno Visconti Sforza Francesco Eusebio Caimo Niccolò Piccinino Milanesi Sforza Bianca Visconti Comuni
|