Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      delle somme prestate loro da Cosimo, destossi per la città generale sgomento; e quando poi alle parole tennero dietro i fatti e i cittadini vedevansi dai ministri della giustizia togliere i loro beni ed esporli a pubblica vendita, lo affetto e la riconoscenza verso la casa de' Medici si cangiò in odio, quantunque la plebe che non ne sentiva detrimento veruno, le si mantenesse sempre ligia in memoria del pane che aveva ricevuto da Cosimo.
      Gli amici della libertà e i nemici e gli emuli de'Medici colsero il destro di cotesto mutamento nella pubblica opinione per togliere di mano a Pietro il governo dello stato. E perchè Luca Pitti non aveva pari all' ambizione il senno politico, la fazione del poggio mise innanzi Niccolò Soderini, uomo dotto, eloquentissimo ed animoso. Ma nel suo gonfalonierato non fece bella prova nell' impresa di riformare lo stato; gli stessi suoi amici dissentivano dai provvedimenti da lui o dal suo fratello, uomo più esperto di lui, proposti; e massimamente Luca Pitti non voleva udire ragionare di chiamare a sindacato la passata amministrazione come quello che erasi con indebiti modi a detrimento della cosa pubblica arricchito. Tali malaugurate scissure davano a Piero de'Medici quella forza che gli veniva tolta dalla sua inettezza. E quando giunsero in Firenze gli oratori di Galeazzo Sforza ad annunziare alla signoria la sua successione al trono del padre, e chiedere nello stesso tempo che continuasse l'alleanza tra il ducato e la repubblica, e gli si pagasse l'annuo sussidio fino allora concesso a Francesco, e molti de' più cospicui cittadini non volevano assentire questa ultima dimanda, Pietro de' Medici favoreggiò lo Sforza. La fazione del poggio allora levò forti clamori contro lui che volea — diceva quella — tiranneggiare lo Stato, e atterrando i cittadini con le armi sforzesche, dissuaderli dal riformarne gli abusi. Fecero quindi una congiura, cercarono ajuti di fuori, collegaronsi con Borso d' Este duca di Modena, mentre Pietro chiedeva soldati a Giovanni Bentivoglio il quale nel comune di Bologna teneva la medesima predominanza che Cosimo in quello di Firenze. Pietro dalla sua villa di Careggi, portato in lettiga fra uno stuolo d'armati si condusse alla città, ingannando i suoi nemici, i


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Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

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