Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      Italia fu la pacificazione della Chiesa con Ferdinando di Napoli, il quale assentì che una sua figliuola naturale andasse sposa a un nipote del papa. La repubblica fiorentina che, da parecchi anni intenta alle faccende di casa sua, pareva avere dimenticato l'ufficio di proteggere le popolari libertà degli stati italiani, glorioso ufficio che ella con tanto vigore e spendio di pecunia aveva per lungo tempo esercitato, previde gli effetti di cotesta stretta colleganza del re e del pontefice, sorse dalla lunga inerzia e fu sollecita di provvedervi. Volse attorno lo sguardo e vide i Veneziani essere ravvolti in una tremenda lotta contro i Turchi. Aveva riempito di terrore tutto l'occidente l'orrendo giuro fatto da Maometto II, le cui armi avevano conquistato pressoché tutto l'Oriente. Nello agosto del 1469 il feroce sultano, che chiamavasi imperatore degl'imperatori e principe dei principi di tutto il mondo, nel nome di Dio unico, creatore di tutte le cose, giurò di non prendere sonno, non mangiare delicate vivande, non cercare sollazzo alcuno, non toccare alcuna cosa bella, non volgere la fronte dall'Occidente all'Oriente, se pria non abbattesse e facesse calpestare dai suoi cavalli gli Dei delle genti, Dei di legno, di rame, d'argento, d'oro, scolpiti o dipinti, e fatti dai discepoli di Cristo con le proprie inani; giurò di spazzare dalla faccia della terra tutta la iniquità loro. Difatti i Turchi avevano fatta uscire dai Dardanelli una poderosissima armata navale, gettato un ponte di navi tra la Tessaglia ed Eubea, preso Negroponte e trucidatine tutti gli abitatori. I Cristiani dal loro canto avevano congiunte le forze loro, o a dir meglio, incitati i Veneti che maggiormente erano esposti al pericolo, avevano fatto ogni sforzo per formare una potentissima lega; sforzi poco efficaci perchè lo antico ardore della fede era spento; avevano mosso Ussun Cassan conquistatore della Persia a sfidare Maometto II, e n'era rimasto sconfitto. Ma tutto cotesto fervore non aveva impedito che i Turchi invadessero il Friuli e giungessero a tre miglia da Udine, sebbene i Veneziani guastassero le terre d' Oriente e conquistassero l'isola di Cipro.
      Non per tanto i Fiorentini vollero provarsi di farli rivolgere alle cose d'Italia, e si condussero cou tanta destrezza


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Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

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