Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
LIBRO NO.NO.
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parimenti incorsi nella censura coloro che con lui comunicassero. E fu provvedimento che forzò lo intrepido frate a lasciare ogni riguardo, a rompere aperta guerra al pontefice, e dal campo della morale fare un primo passo verso quello del domina da lui fino allora non toccato né punto nè poco. Dopo di essersi sottomesso agli effetti della scomunica, cercava ogni argomento per iscolparsi dinanzi all' autorità del capo della Chiesa. Poi fece senno, e disseppellendo un fatto o una sentenza di Pelagio pontefice, disse lo anatema ingiustamente scagliato essere nullo ; quindi rompendo il divieto riprese lo esercizio degli ufficii divini. Il popolo, il quale ammira sempre l'uomo che con audacia o coraggio sfidi lo aggressore, gli fece plauso, e parve a un tratto rendergli 1' antica reputazione e Io affetto, di guisa che la Signoria si vide costretta a cacciare dalla città il vicario del vescovo fiorentino, il quale vicario aveva, con una virulenta enciclica, vietato ai tedcli di accorrere alle prediche del frate.
Il papa, inasprito da questa novella sconfitta, spedì a Firenze un frate minore chiamato Francesco della Puglia perchè predicasse contro il Savonarola. Così la chiesa di San Marco
0 il duomo donde tuonava il frate domenicano, e quella di Santa Croce da dove il francescano gli rispondeva, divennero un vero agone di contumelie. Ma non per questo si veniva a conclusione. Il favore del papa, in che consisteva la maggior forza di frate Francesco della Puglia, non era arme efficace per oppugnare e vincere il favore del popolo che rendeva potentissimo frate Girolamo. Papa Alessandro quindi, non volendo più andare per le lunghe, scrisse alla Signoria una lettera con la quale senza ambagi la minacciava che ove la non chiudesse per sempre la bocca a quel figlio di perdizione, egli le farebbe sentire tutto il peso della sua collera, farebbe con una bolla confiscare le sostanze dei Fiorentini nei paesi stranieri, e farebbe alle milizie pontificie comandamento di varcare
1 confini del territorio della repubblica. La Signoria, spaventata da eoteste minacce, vietò severamente al Savonarola di predicare. Ed era un primo passo che il papa faceva verso il compimento del proprio desiderio. Ma Savonarola era vivo, e benché macero dai digiuni, da'cilizii e dalla sua continua ope-
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