Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
unno no.no.
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pericoloso di tutti. E però Giulio mandò per tutta Europa legati per suscitargli nemici, e nell'ottobre del 1511 potò far sottoscrivere una lega, che per esserne egli il capo, fu detta santa, e comprendeva il re di Spagna, il re d'Inghilterra, i Veneziani e gli Svizzeri. Ma il re di Francia e lo imperatore che seguitavano a rimanere congiunti pel trattato diCambrai, avevano lì pronto un espediente del quale, da Eugenio IV in poi, più che d'ogni altra cosa solevano tremare tutti i pontefici. I due monarclii adunque convocarono un concilio ecumenico in Pisa imponendo la volontà loro alla fiorentina repubblica che non era in condizione da negare la chiesta licenza. Giulio II per riparare al minacciato pericolo intimò un concilio generale in San Giovanni Laterano pel susseguente anno.
XXVI. Intanto un considerevole esercito spagnuolo condotto da Raimondo di Cardona muoveva dal regno di Napoli ad assediare in Bologna i Francesi, contro i quali incominciavano già a ribellarsi le città lombarde. Brescia li cacciò ; ma poco dopo fu ripresa dal nuovo capitano dell'esercito francese che era Gastone di Foix duca di Nemours, valorosissimo giovane di ventidue anni, e punita con orrenda strage de'cittadini. Un mese e mezzo dopo ei si recò in Romagna per cacciarne gli Spagnuoli. Seguì la sanguinosissima battaglia di Ravenna), nella quale Gastone tenevasi sicura in mano la vittoria, ma volendo inseguire la fanteria spagnuola che ritiravasi lentamente, vi perde la vita : e col morire di questo giovane eroe la fortuna si volse nemica alla Francia.
Il primo colpo le fu recato dalla defezione di Massimiliano che aderì alla santa Lega. Concesse che ventimila Svizzeri si unissero allo esercito veneto, e richiamò tutti i Tedeschi che militavano al soldo della Francia. Il re di Spagna e quello d'Inghilterra a un tempo assalirono il territorio francese; onde a Luigi XII fu forza richiamare al suo regno lo esercito francese che teneva in freno le conquiste fatte in Italia. E però i Francesi sgombrarono Milano, e gli Svizzeri sene insignorirono a nome di Massimiliano Sforza figlio di Lodovico il Moro. Genova cacciava parimenti i Francesi e faceva risorgere la repubblica con un doge paesano. Francia aveva in pochissimo tempo perdute quasi tutte le sue conquiste.
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