Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO NO.NO.
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      era sorta una fazione di giovani cardinali, il cardinale Biario, die ne era decano ed aspirava al papato, ne fu escluso, e proposto Giovanni de' Medici. Ma aveva da vincere un altro non minore ostacolo. Il cardinale Sederini, che godeva grandissima reputazione e disponeva di buon numero di voci, non poteva consentire che ascendesse al trono di San Pietro il più fiero nemico della sua famiglia, colui che aveva confiscati gli averi del gonfaloniere Pietro, e gli avrebbe anco tolta la vita se non fosse fuggito a Ragusi, dove si stava esule e povero. I partigiani del Medici offrirono al cardinale non solo di richiamare Pietro Soderini in Roma, e rendergli i beni, ma di congiungere in istretta amistà le due famiglie per mezzo di un matrimonio. Cosi, vinto ogni ostacolo, il cardinale Giovanni in età di anni trentasette fu eletto pontefice ed assunse il nome di Leone X.
      In tutta Italia e segnatamente in Firenze fu pubblica allegrezza di cotesta elezione. Per fino ne esultarono coloro che nella universale corruzione dei costumi seguitavano ad amare fervidamente la repubblica e vivevano della speranza di vederla risorta. 0 che lo affetto municipale, potentissimo a quei tempi, facesse reputare somma gloria per la patria la esaltazione di uno de'suoi figli al trono pontificio; o perché credevano che Leone X, ormai rivolto l'animo a più alti pensieri, avesse a sdegnare di ridurre la terra materna a schiavitù, fatto è che salutarono come bene auspicato lo evento. S'inebriarono maggiormente nelle loro illusioni allorché subito dopo la incoronazione il pontefice parve stendere la destra a proteggere la libertà in favore di coloro che la rappresentavano. Agli Otto di giustizia venne in mano una nota caduta di tasca a Pietro Paolo Boscoli. In quel foglio erano scritti i nomi di parecchi giovani che il governo teneva d'occhio come amatori della libertà. Il governo credè o simulò che fosse indizio d'una congiura contro Giuliano e Lorenzo de'Medici; arrestò il Boscoli ed alcuni altri, fra'quali era Niccolò Machiavelli, già cacciato dall'ufficio di segretario della repubblica da lui per molti anni valorosamente esercitato. Furono posti alla tortura; ma non ci fu atrocità di tormento che gli forzasse a confessare la esistenza della congiura. Ad ogni modo al Boscoli e adStoria dei Comuni italiani. — 2. 55


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Storia dei comuni italiani
Volume Secondo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 506

   

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