Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
LIBRO NO.NO.
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e non averlo denunziato ; ed erano i più venerandi e reputati del saero collegio. II Petrucci e il Sauli furono dannati a morte. Questi, al quale la pena era stata commutata in carcere perpetuo, comperò la libertà con una grossa somma di danaro e con un' abietta confessione della colpa, sebbene il papa, ricevuta la pecunia, innanzi di liberarlo dal carcere gli facesse propinare un lento veleno, che poco dopo lo condusse al sepolcro. Il Petrucci fu strozzato. Gli altri cardinali, fra cui an-noveravasi il decano del sacro collegio il cardinale Riario, riscattaronsi della morte o del carcere pagando ciascuno parecchie migliaia di ducati.
11 collegio de' cardinali rimase atterrito vedendo il pontefice mostrarsi implacabilmente crudele contro coloro verso i quali aveva debito di gratitudine. Il magnificentissimo padre de'fedeli, al primo gustare di cotanto illustre sangue, si sentì crescere la sete di nuovo sangue ; la tirannide lo aveva reso insano ; per provarne tutte le dolcezze e dare sembianza di legalità ai suoi sfrenamenti volle crearsi nel sacro collegio una potente fazione, e in un solo atto creò trentuno cardinali. Per provvedere alle pazze spese, per pagare largamente coloro che lo adulavano e che lo trastullavano, ordinò che si facesse, massime oltre i monti, svergognato traffico delle cose sacre. E' fu allora che seguì in Germania quella famosa vendita d'indulgenze a basso prezzo che provocò la riforma religiosa. Fatto grandissimo di cui il demente pontefice non conobbe punto la gravità, e che poscia rapiva all'autorità della Sede Romana mezza la Europa, e stette anco per rapirle la Italia e perfino Roma. Verso quegli anni ei che sentivasi nel vigore della età parve preso da nuova frenesia, e facendo il mestiere di blandire a vicenda ed aizzare i due principi rivali, cioè Carlo V e Francesco I, per tradirli ambidue, arruffò la cristianità in peg-gior modo di quel che fosse stata sconvolta da Giulio II, il quale lasciò fama di pontefice guerriero, mentre il nome di Leone X tramandavano ai posteri gli scrittori cortigiani come quello di un nuovo Augusto.
Ma nel più bello de'suoi sogni, cioè mentre gli era giunta la nuova di una vittoria riportata dall' armi sue, la morte lo colse alla età di quarantasette anni nel dicembre del 1521. La
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