Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
LIBRO NO.NO.
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Una monarchia temperata. Fra i creatori del principato anno-veravasi il famoso Filippo Strozzi il quale, reputandosi secre-tamente odiato dal papa, per ingraziarselo fece mostra di grandissimo zelo.
A papa Clemente pareva di avere saziata la lunga e ardente sua sete. Si era vendicato dei Fiorentini rovesciando la vetusta e potente repubblica; aveva posto in trono la sua famiglia imparentandola col più grande monarca della cristianità; aveva trionfato de' suoi nemici; e si sentiva pienamente ri'atto del danno e della vergogna che ne' primi anni del suo pontificato gli avevano crudelmente amareggiata la vita. Alessandro , come ogni principe nuovo che si studii tenere in freno un popolo aborrente dalla tirannide, sospettando anco di coloro che dal padre suo gli erano stati dati fidi ministri, si munì della guardia di soldatesche straniere delle quali diede il comando ad Alessandro Vitelli romagnuolo. Edificò una fortezza per tenere in perpetuo terrore il popolo; disarmò, minacciando rigorosissime pene, tutta la cittadinanza : Alessandro si mise a regnare come principe da lungo tempo edotto al mestiere di re.
Le sue enormezze furono tali e tante che coloro stessi i quali avevano maggiore interesse a sostenerlo sul trono ne furono stanchi. Parecchi di costoro, offesi nell'onore delle donne o in guise diverse umiliati, non potevano più vivere'in seno della patria e l'abbandonavano. Filippo Strozzi condusse tutta la sua famiglia in Francia. Chi non aveva animo o agio di uscire s'ingegnava di riconciliarsi coi nemici del duca. Baccio Valori mostrava segni di rimorso per essere stato tanta parte nella caduta della repubblica e nello inalzamento d'Alessandro. I cardinali fiorentini non lo potevano patire ; ma più di tutti lo abborriva il cardinale Ippolito, il quale reputandosi nato da un principe legittimo di casa Medici, non sapeva darsi pace vedendosi posposto al cugino bastardo d'incerto genitore. Il numero de' nemici di Alessandro andava sempre accrescendosi. Gli esuli che ramingavano per tutte le città d'Italia e di Francia ne rendevano abborrito il nome. Da per lutto ragio-navasi delle disonestà e delle crudeltà sue ; si raccontavano strane novelle sul suo infame nascimento; Alessandro sta vasi
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