Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
'435
STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
all'esercizio della sovranità maggior numero di cittadini. Ai Genovesi, poiché cominciò a venir meno il furore delle fazioni, pareva gran ventura il potere serbarsi indipendenti ; e per allora non manifestarono nuovi desiderii. Ma perchè ò fatale che gli uomini a lungo andare delle cose possedute si stanchino, e rinasca ne'loro cuori la voglia di rimutare, un Genovese, che, pochi anni dopo, volle far nascere un rivolgimento nella repubblica, trovò proseliti molti, e il popolo pronto a secondarlo.
Andrea Doria ; oppresso dagli anni — nel ! 547 ne contava già settantacinque — e dalle lunghe e diuturne fatiche del suo mestiere, si era rinchiuso fra le domestiche mura affidando la flotta e la direzione degli affari a Gianncttino suo nipote. Questi non sapeva adoperare la moderazione dello zio; i nobili, che piegavano riverenti il capo ad Andrea da loro tenuto salvatore della patria, mal tolleravano l'orgoglio di Giannettino, e di continuo ne mormoravano. Del loro malcontento volle giovarsi Giovanni Luigi del Fiesco conte di Lavagna a fine d'appagare la propria ambizione o sfogare l'odio antico che la sua famiglia portava a quella dei Doria, o come altri vuole, a fine di vendicarsi di alcune offese ricevute da Giannettino. Fidando nel duca di Parma e Piacenza, eh' era quel Pier Luigi Farnese per le sue turpitudini e pel suo infame nascimento rammemorato nelle storie di quei tempi, cominciò a cercare proseliti nella città, alla quale aveva chiamato molti suoi vassalli, e raccolto una mano di soldati. Quando gli parve tempo invitò molti giovani ad un convito nel dì 2 gennaio 1517, e fatte chiudere le porte, palesò il suo disegno, e con le preghiere, le esortazioni, le minacce costrinse tutti a giurare di seguirlo nella impresa. Tutti, pochi per voglia di novità, molti per timore, giurarono. Come venne la notte i congiurati uscirono per mandare ad esecuzione il disegno del Fiesco, il quale aveva ordinato che nel mentre si assaltava il porto per impossessarsi delle galere del Doria, si assaltasse parimente il palazzo dove i due Doria abitavano. Giannettino, avendo saputo che il popolo cominciava a tumultuare, uscì frettolosamente per calmarlo e fu ucciso ; giunta al vecchio Doria la nuova del caso e credendosi in gravissimo pericolo pensò salvarsi con la fuga.
| |
Genovesi Genovese Doria Gianncttino Andrea Giannettino Giovanni Luigi Fiesco Lavagna Doria Giannettino Parma Piacenza Pier Luigi Farnese Fiesco Doria Doria Doria Giannettino
|