Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
LIBRO NO.NO.
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I congiurati padroneggiavano il tumulto; si erano insignoriti delle galere ; avevano prese le porte ; avevano vinto e aspettavano sapere se dovessero tosto dare l'assalto al palazzo e cacciarne i signori ; allorquando si seppe che Luigi del Fiesco era caduto nel mare, e non potendo, a cagione della pesante armatura, salvarsi nuotando, v'era rimasto affogato. La inattesa nuova atterrì i congiurati, i quali quasi si tenessero perdenti, reputarono gran ventura indurre la signoria a venire a patti offrendosi a cederle le porte. Dopo di avere ottenuta la promessa dell'impunità, i tumultuosi chetaronsi. I fratelli del Fiesco si allontanarono dalla città. Andrea Doria vi ritornò, e si mostrò ostinato e implacabile nel vendicarsi de' suoi nemici eh' egli perseguitò finché, tredici anni dopo, fu colto vecchissimo dalla morte.
LXXI. Ciò non ostante i Genovesi, se potevano non amare questo celebre uomo, non sapevano essergli sconoscenti, imperciocché non una volta ma due egli salvò la sua patria dall' inevitabile pericolo di cadere nelle mani della Spagna. Fallita la congiura de'Fieschi e cominciate le vendette contro i cittadini, l'ordine privilegiato temeva sempre di vedersi privato del governo. Per render vano ogni tentativo, di concerto con la corte di Spagna o almeno col governatore del Milanese, avevano fatto pensiero di inalzare una fortezza alla Lanterna e presidiarla con milizie spagnuole. I Genovesi, saputa la trama, pregarono il Doria perchè non si mandasse ad effetto quello iniquo e stolto proponimento, che avrebbe certo ridotta in servitù e privata della indipendenza la repubblica ; e quegli, comecché fosse esasperato dal recente fatto dei Fieschi, vinto dallo amore della patria non concesse che il principe Filippo di Spagna nel suo passaggio entrasse coi suoi Spagnuoli in Genova; dacché quel passaggio doveva essere pretesto ad effettuare la cosa senza tumulto.
LXX1I. Genova quantunque avesse la ventura di serbarsi libera e indipendente, non potè impedire il declinare della propria potenza. Già da gran tempo veniva perdendo una dopo l'altra le sue provincie ovvero le sue conquiste in Oriente. Nel 1566 Solimano tolse l'isola di Scio alla famiglia Giustiniani alla quale la repubblica l'aveva infeudata. Nel 1568 leStoria dei Comuni italiani. — 2. 42
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