Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
'435
STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
ad altro per allora non badò che a tutelarsi dalle aperte aggressioni e più dai tradimenti della Spagna. Avrebbe voluto vantaggiarsi de' terribili commovimenti religiosi da' quali poi nacquero le ostinate e sanguinosissime guerre della Germania, ma non osava apertamente abbracciare la causa dei riformati, sebbene li soccorresse copiosamente. Nondimeno, ancorché in casa propria fosse implacabilmente' rigorosa contro la classe privilegiata, seguitò la sua antica politica di non piegarsi alle pretese della corte di Roma ; e chiunque da quella era perseguitato poteva con meno pericolo che in qualsifosse altro Stato trovare ricovero sulle venete lagune. E ciò non era poco in tempi nei quali ogni generosa aspirazione alla libertà del pensiero veniva punita col fuoco dalla inesorabile atrocità di quel tribunale, già diventalo polizia e carnefice di tutti i governi assoluti d'Europa.
LXXVI. Non pertanto non osò mai venire ad aperta rottura con la Spagna anche quando ebbe evidentissime prove della perfidia di quella, che oramai non era più la potentissima monarchia de'tempi di Carlo V cf del suo figliuolo. Nel 1618, regnante Filippo III, Don Pietro di Toledo che governava Milano, e il duca d'Ossuna che era viceré di Napoli, fecero congiura col marchese di Bedmar ambasciatore spagnuolo per distruggere la repubblica. Fatto il disegno, lo ambasciatore si servì del ministero di due avventurieri francesi, che avevano servito nell' armata navale della repubblica, e se ne chiamavano malcontenti, e ordinò loro di assoldare uomini facinorosi. A un segno convenuto costoro dovevano uscire impetuosi, assaltare il palazzo, ammazzare il doge, i senatori, i gentiluomini, e appiccar fuoco alla città. A quanto sembra uno de'due venturieri chiamato Jacopo Pierre, o che s'impaurisse della pericolosa impresa, o che avesse speranza di maggior guadagno, svelò la congiura al senato; il quale esortò il traditore a seguitare la trama, simulando essere intendimento de'congiurati, spalleggiati dalla repubblica, e assentienti gli altri stati italiani, di cacciare dalla penisola gli Spagnuoli e dare la corona di Napoli al duca d'Ossuna. Ma era simulazione che non poteva lungamente durare. 11 senato, quando gli parve tempo, pose le mani addosso ai congiurati, e senza
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