Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
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nella collocazione delle parti, senza porre tempo in mezzo verrò stampando, contemporaneamente alla Parte II della Storia, l'Appendice, alla quale spesso rimando i miei lettori. Ho fatto precedere lo Statuto dell' Arte di Calimala,1 ovvero della celebre mercatanzia de' panni forestieri, il quale ho per singolarissima fortuna potuto ricavare dagli stessi codici originali, spettanti al Consolato dell' Arte. Cinque sono questi codici in cartapecora e mirabilmente conservati. Dalla casa di Francesco Sassi fiorentino passarono nelle mani del librajo Angelo Garinei, che li vendè alla Biblioteca Magliabechiaria.
Il primo contiene lo Statuto di Calimala in latino, diviso in tre libri, scritto nel 1302, e seguito da varie aggiunte fatte in varii tempi fino al 1309.
Il secondo contiene il medesimo Statuto parimente in latino, diviso in sei libri, e compilato nel 1315 coii una brevissima aggiunta fatta nell' anno susseguente.
Il terzo, anche latino e partito in sei'libri, é del 1317.
Gli altri due contengono gli Statuti dell'Arte dettati, o per meglio dire riformati e tradotti in favella toscana. Il primo è del 1332 e diviso in tre libri, di bellissima lettera, e comprende in poche pagine e di vario carattere le modificazioni ed aggiunte fattevi fino al 1337. Questo è stato da me preferito perchè mi parve il più compiuto pel numero delle rubriche, il meglio ordinato per la materia, e il più pregevole per la lezione. Nel secondo trovasi lo stesso Statuto ma' con notevoli varianti, scritto forse l'anno medesimo — poiché era costume in quasi tutti gì' italici Comuni tenere due codici, uno sempre esposto al pubblico, l'altro gelosamente custodito — d'elegantissima lettera, e seguito
1 Nella presente edizione i documenti sono ristampati secondo 1' ordine di tempo.
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