Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
DEL COMUNE E POl'OLO DI FIRENZE.
43
XIV.
De /' arbitrio de la Podestā e del Capitano contra i grandi che dicessono parole ingiuriose.
Ancora che se alcuno de' grandi de la cittā overo del contado di Firenze presummisse di dire overo di profferrere alcune parole ingiuriose overo che contenessero superbia ed arroganza contra messer la Podestā e Capitano e contra li Priori dell' Arti e '1 Gonfaloniere de la Giustizia overo alcuno overo alcuni di loro, in loro overo d'alcuno di loro presenzia e cospetto, le quali parole paiano che ritornino in detrazione e disinore de 1' officio e del reggimento de' predetti overo d' alcuni overo d' alcuno di loro, possa messer lo Podestā overo messer lo Capitano cotale grande mandare a'confini, e tenerlo fuori de la cittade e contado di Firenze, dove e per lo tempo lo quale a lui piacesse, e lui punire e condannare per loro arbitrio e voluntade, avuto rispetto a la qualitade de la persona, de le parole, e de la superbia. E quello medesimo possano fare di qualunque il quale in alcuno consiglio, lo quale si facesse per messer ia Podestā overo per messer lo Capitano, overo per li segnori Priori e Gonfaloniere di Giustizia, dicesse parole ingiuriose e sozze contra alcuno che fosse ne' detti consigli overo alcuno di loro.
XV.
Che t grandi non vadano al consiglio di messer lo Capitano.
Ancora ordinato e proveduto č, che alcuno de'grandi de la cittā di Firenze non possa overo debbia per alcuna cagione andare overo venire a consiglio di messer lo Capi-
| |
Podestā Capitano Firenze Podestā Capitano Priori Arti Gonfaloniere Giustizia Podestā Capitano Firenze Podestā Capitano Priori Gonfaloniere Giustizia Capitano Firenze Capi-
|