Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
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ORDINAMENTI DI GIUSTIZIA»
tano, dapoi che messer lo Capitano sarà nel luogo, nel quale lo consiglio dovrà essere celebrato, senza espressa licenza overo comandamento di messer lo Capitano, overo de 1' oficio de'signori Priori dell'Arti, a pena di lire xxv di fiorini piccioli per ciascuno di loro e per ciascuna volta ; la quale pena a quello grande debbia essere tolta per messer lo Capitano per lo Comune di Firenze.
XVI.
Di non fare accatto per alcuno grande condannato.
Ancora proveduto e fermato è che neuno de' grandi de la cittade overo del contado di Firenze, il quale fosse condannato o che si condannasse da quinci innanzi, possa overo debbia, per cagione di condannagione fatta di lui overo che si farae, addomandare overo fare addomandare da alcuno cittadino overo contadino di Firenze alcuna pecunia overo alcuno accatto, overo tórre alcuna altra cosa in pecunia overo in cose per la detta condannagione di lui fatta overo per cagione di quella condannagione. E cotale grande, lo quale facesse contra, sia punito per messer la Podestà, overo Capitano in lire cinquecento di fiorini piccioli. E colui lo quale per lui andasse per quello accatto e ricevesselo per lui overo addomandasse, overo colui lo quale al detto grande overo ad altrui per lui per la detta cagione alcuna cosa averà data overo mandata, sieno condannati in lire cento per ciascuno e per quante volte. E ne' predetti e contra i predetti basti la pruova di piuvica fama. E li detti messer la Podestà e Capitano e ciascuno di loro siano tenuti e debbiano, a qualunque ora condannassero alcuno de' grandi, cercare e trovare, per qualunque modo vorranno, de'predetti e contra li predetti, e sopra questi debbiano porre ed avere spie overo denunziatori segreti, i
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