Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      intorno agli sponsali E ai mortorii. 153 nozze più, per uno di soldi quindici el di, a la pena di lire diece chi dà o riceve.
      Ilem, che niuna persona di qualunque età sarà, il di delle nozze o per quattro di denanzi overo per otto di di retro, dia, mandi o concieda alcuno presente o crudo overo cotto fuori della casa de le nozze ad alcuna persona, pena di lire vinticinque per ogni cosa e per quante volte, cosi a chi manda come a chi fa mandare, e simile pena al marito della sposa, salvo che se il marito della sposa mangiasse in altra casa il di delle nozze, sia lecito di traere della casa de le sue nozze e farsi portare overo recare a la casa dove mangiarà infine in cinque taglieri di ogni vivanda, non ricrescendo il numero di sopradetti vinticinque taglieri, e salvo che si possa donare a dui cavalieri che accompagneranno la sposa a casa il marito, a ciascuno di loro una possa di carne di peso di libre otto al più, e uno cappone overo due starne, overo uno papero (intendasi crudo e non cotto tale presente) e salvo che lo rimanente de le nozze e rilievi si possa dare e donare a' poveri senza fraude.
      Ilem, che niuna persona possa nè gli sia licito in alcune nozze overo convito avere o recettare febbiette o fanfaluche se non solamente due castella delle ditte Abbiette o fanfaluche, a la pena di lire diece per ogni castello che fosse più, e per quante volte fosse fatto contra, così a cui fussono trovati in casa come a chi portasse.
      Item, che niuno sposo o fratello o padre o figliolo overo nipote di figliolo o di fratello dello sposo possi o debbia, anzi che meni moglie, per uno mese, o per quello tempo, o poi che averà menata la donna, a uno mese, overo in quel tempo, fare alcuno convito ne lo quale sia da otto uomini in suso, overo donne, sopra a quelle perchè facesseno il convito, o fosseno di sua famiglia, a la pena di lire venticinque chi contra facesse.
      Item, che il marito per se, o altri per lui, il di che


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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Abbiette