Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      statuto dell' arte di calimala. 225
      ma e a'tempi predetti, siano puniti in lib. cinquanta di fiorini piccioli una volta e più per ciascuno Consolo ; la quale pena venga alla detta Arte. E in quella pena incorrano di fatto sanza prolazione di sentenza. E nientemeno il Notaio della inquisizione sia tenuto i detti Consoli condannare nella detta pena, e quella risquotere di fatto, se da alcuna delle parti ne fosse richiesto. E se in ciò fosse negligente, siegli ritenuto del suo salario tanto, in quanto dovrebbono essere condannati i Consoli che i detti piati non diffinissono, come detto è, dalla quale condannagione non possano nè debbiano essere assoluti per alcun modo; e non possano, per essere di ciò assoluti, tener Consiglio, o fare proposta direttamente o indirettamente.- E '1 Notaio dell' Arte non la possa nè debbia iscrivere, a pena di cinquanta livre per ciascuno Consolo e Notaio che contro a ciò facesse, la quale sia tolta loro per li seguenti Consoli.
      Possano ancora, nonostante tutte le dette cose, i detti Consoli o tre di loro diffinire, sentenziare, e terminare tutte le questioni o piati infino in quantità di cinquanta livre sanza consiglio di mercatanti. E le sentenze così date vagliano « intra gli uomini, intra i quali gli hanno cognizione. »
      E se '1 debitore che dovesse dare alcuna cosa all' attore rioè all' addomandatore per vigore d' alcuno comandamento o sentenza , noi pagasse al termine a lui ordinato, siano tenuti i Consoli infra cinque di di fatto, come a loro piacerà, di condannarlo in sei denari per livra, non montando la somma di lib. xxv di fiorini piccioli in su; della quale pena la metade sia della detta Arte, e l'altra metade dell' attore, cioè dell' addomandatore. E quella condannagione i Consoli facciano riscuotere infra quindici dì prossimi che seguiteranno dopo la condannagione, e nientedimeno sia costretto il reo, cioè il debitore a pagare la sorte.
      E se alcuno degli attori cioè addomandatori, o de'rei


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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