Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
statuto delI.'artK di calimala. 232
E similemente i Consoli di Calimala facciano osservare le sentenze o comandamenti che cotale Consolo o Capitano contra alcuno o fattore di alcuno mercatante di questa Arte, desse fuori di Firenze o del distretto.
XLVII.
De la dirittura pagare de richiami.
Qualunque persona dell' Arte di Calimala ponesse alcuno richiamo dinanzi a' Consoli di Calimala o ad alcuno della corte, sia tenuto di pagare per nome di dirittura, denari due per livra di quello che domandasse; e dell' Arte, quanto a cị, s'intendono solo i residenti. E se forestiere o non tenuto all' Arte e non residente facesse alcuno richiamo dinanzi a' detti Consoli d' alcuna persona tenuta sotto la detta Arte, paghi per dirittura, per ogni livra di quello che domandasse, denari sei. Ma se del richiamo, posto per alcuna persona della detta Arte residente, si desse sentenza per li Consoli o col Consiglio de' mercatanti, secondo la forma dello Statuto, o per savio, e non per contumacia, paghi denari vi per ogni livra della quantità domandata, iscontando i due denari pagati prima per livra; salvo che le dette cose non abbiano luogo nelle questioni che fossono tra Compagni che domandassono che si facesse divisione de' beni della loro compagnia ; nel qual caso non siano tenuti di pagare alcuna cosa, per cagione, di quantità di pecunia, o di cose d' onde si domanda di fare divisione ; se per amico comune o per i Consoli amichevolmente diviso, o sentenziato fosse. Ma se delle cose domandate per gli detti Corwsoli si piatisse nella corte de' Consoli, e sentenza nascesse indi litigando e non compromettendo, in questo caso siano tenuti di pagare la dirittura predetta al detto
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