Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      276 statuto dell' arte di calimala.
      volta. La qual pena i Consoli siano tenuti di tollere e non reddere in alcuno modo; e ciascuno possa accusare e di-nunziare chi facesse contra, e abbia la metade della detta condannagione, e siali tenuto credenza; e a cotale accusa o denunzia si creda e deasi piena fede se a' Consoli, o all'ufficiale di Calimala, overo alla maggiore parte di loro parrą che la detta accusa, overo dinunzia, sia vera e siale da dare fede come bisogna. E che i maggiori, e fattori, e Chiavari, e scrivani di ritaglio, nel tempo di ciascuno Consolato , giurino di non fare contra lo detto statuto nč contra ciņ che in esso si contiene. E se alcuno compagno, fattore, chiavaio o discepolo assegnerą a'suoi compagni o maestri che abbia alcuna cosa pagato contra il detto capitolo, cotali compagni o maestri non debbiano quello pagamento accettare; anzi siano tenuti di ponerlo e farlo scrivere alla ragione di quello compagno, o fattore, oscrivano, o discepolo jche pagato l'avesse, e se cotale compagno, fattore, o discepolo non avesse a ricevere alcuna cosa dalla detta sua compagnia, o maestri, ciņ che pagato avesse per quella cagione. E che neuna persona, di qualunque condizione sia, possa o debbia addomandare o ricevere, o domandare o ricevere fare per sč o per altri direttamente o indirettamente, espressamente , overo tacitamente cotale diritto, dono, prezzo, guiderdone, overo altra qualunque cosa per alcun modo, a pena di lib. diece a fiorini per ciascuno, e ciascuna volta. Nella qual pena sia condannato per 1' officiale dell' Arte; e sia tenuto lo detto officiale fare ogni mese solenne inquisizione delle dette cose. E se il detto officiale troverą per testimonianza di tre testimoni, mercatanti, o fattori di diverse botteghe e fondachi della detta Arte, che sia piuvica voce e fama nella detta Arte di Calimala, che alcuno dea o riceva cotale diritto, dono, prezzo, o guiderdone, sia punito e condannato, si colui che desse o che dare facesse, come colui che ricevesse o


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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