Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
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statuto dell'allte di calimala.
mi.
Come si faccia la limosina allo spedale di san Sebio.
Ogni martedì mattina nella mezza terza si faccia limosina alla magione di santo Jacopo a san Sebio de'beni della detta magione, di quattro staia di pane cotto di diece serque per istaio; e maggiore, secondo che si deliberasse per li quattro officiali deputati a' fatti della detta magione.
V.
Di onorare la festa di san Giovanni e di san Filippo.
Ad onore dell' Onnipotente Iddio e de' beati santi Giovanni Rattista e Filippo apostolo, siano tenuti i Consoli di Calimala, innanzi le feste di ciascuno de' detti Santi, pregare messer lo Podestà e messer lo Capitano che colle loro famiglie e colle Capitudini dell'altre Arti, vadano, la sera delle vigilie dei detti santi, con ceri alla Chiesa di san Giovanni Rattista, secondo che usanza è. E i Consoli e' loro Notari e' 1 Camarlingo dell' Arte debbiano nelle dette vigilie e ciascuna d' esse andare alla detta Chiesa, e menare con loro de' maggiori e migliori uomini di ciascuna bottega e fondaco di quest' Arte, quali e quanti vorranno eleggere. E ciascuno de' detti mercatanti rechi e offerì un cero di mezza libbra almeno. E debbiansi raunare insieme in quel luogo che piacerà a' Consoli. E in ciascuna delle dette vigilie lo Camarlingo comperi ceri d' una libra ciascuno , cioè per catuno uno de' Consoli e Notari e per lo Camarlingo, se a'Consoli piacerà per lo Camarlingo.
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