Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      statuto dell' ante di calimala. 331
      '1 detto vice-operaio vorrā e dirā a qualunque di loro. E sia tenuto lo detto vice-operaio č ciascuno famigliare della detta Opera avere le loro guarnacche di panno bigio sanza gheroni dinanzi e di dietro ; e che tutti i famigliari e conversi della detta Opera, di qualunque stato sono, portino e portar debbiano palesemente nel petto ne' loro vestimenti la figura di santo Giovanni Batista di panno, o in altro solenne modo, di quella forma che č dipinta nelle case della detta Opera, di lunghezza d' ottava parte d' uno braccio, e chi non la volesse portare, sia casso dalla detta Opera e pių non vi sia ricettato. E niuno di loro vada o bea per taverne, a pena di soldi cinque per ciascuno e catuna volta. E per onestā della detta Opera di santo Giovanni e famiglia di quella, niuna femmina possa entrare nelle case dell' abitazione del vice-operaio o famiglia della detta Opera, se non per attingere acqua ; e in questo caso infino a tanto che si faccia altro pozzo fuori delle dette case per la detta Opera. E non possa essere eletto, ricevuto, overo ritenuto in alcuno modo per famigliare o converso delle dette Opere e magioni, alcuno che non fosse d' etade di trenta anni in su, e che non avesse le membra intere e compiute, e che non fosse sano e prosperoso a potere adoperarsi e faticarsi ne' servigi delle dette opere e magione; e che non sia d'onesta condizione e vita; nč alcuno che avesse moglie o figliuoli ; nč alcuno che per alcuno tempo fosse stato casso della detta Opera o magione. E debbiano e siano tenuti tutti e ciascuni famigliari, i quali sono e che per li tempi saranno nell'Opera di san Giovanni e nella magione di santo Eusebio, conversare e stare intra loro pacificamente e riposevolmente. E se alcuno facesse al 1' altro ingiuria percotendolo sanza sangue, e ciō apparisca a'signori Consoli, sia punito per ciascuna volta in soldi cento di piccioli ; e se facesse ingiuria percotendo con sangue, sia cacciato della detta Opera e magione e mai vi sia ricevuto.
      I


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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