Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
310 statuto dell'arte di calimala.
conciamente fare si puote , si faccia la figura di san Barnaba dall'altra parte del grande altare, come è la figura di san Bartolommeo. E per le dette cose fare, li depositari! della detta Opera paghino de' denari della detta Opera , secondo che ordinato sarà per gli detti officialiXIII.
Di rifare e racconciare le case dell' opera san Giovanni.
Ordinato è che nel mese di gennaio anni mcccxxxiii i Consoli di Calimala , con consiglio di dodici mercatanti almeno della detta Arte di diversi fondachi e botteghe, siano tenuti di eleggere due sufficienti uomini dell' Arte di Cali-mala , officiali a fare rifare e racconciare le case dell' Opera di san Giovanni ; e duri lo loro officio uno anno. E possano li detti officiali spendere de' denari della detta Opera quella quantità e quantitadi provvederanno e ordineranno li detti Consoli e Consiglio. E i depositari della detta Opera della pecunia di quella Opera debbiano e possano pagare la quantità e quantitadi che per li detti Consoli e Consiglio sarà ordinata a' detti officiali sanza sua gravezza.
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Che de'beili dell'Arte, o delle case poste alla guardia d'essa, non si possa ordinare ad alcuno a vita alcuna cosa.
A ciò non si possano usurpare i beni dell' Arte di Calimala, nè quelli dell'Opera di san Giovanni, nò quelli dell'Opera di san Miniato a Monte, nè quelli della magione di santo Jacopo a san Sebio, preveduto è che i Consoli di Calimala, overo arbitri e statutarij della detta Arte, overo altri qualunqui non possano alcuna cosa de'beni
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