Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
statuto dell'arte di calimala.
3U343
XVII.
Di fare cassare tutte lettere impetrate contra le dette case e Opere.
Procurino i Consoli di Calimala per loro e per altri, cui parrà loro che bisogni, coi reggimenti e Comune di Firenze, che ogni lettere e privilegi che fossero conceduti e che si concedessono per innanzi ad alcuna o alcune persone per alcuno prelato contra o in pregiudicio dell'Opera di san Giovanni, e dell' Opera di san Miniato, e della magione di santo Jacopo a san Sebio, o de'Consoli, overo Arte di Calimala, si cassino, e casse tornino a Consoli sopradetti e non al Comune di Firenze. E per ogni modo resistano e contra stiano1 i Consoli a tutti e a ciascuno che alcuna ragione volesse o intentasse d' acquistare nelle dette Opere o magioni o alcuna di quelle ; spendendo infino in mille marche d' argento dell' avere degli uomini dell' Arte di Calimala , e più se ne vedranno che bisogni e ogni altre cose facendo che per salute di quelle Opere e magioni vedranno che sia convenevole, acciò che le dette Opere e magioni libere e chete rimangano nella guardia e difensiono de' Consoli e dell' Arte di Calimala. E non consentano i Consoli nè sostengano in alcuno modo che l'Abate di san Miniato o altra persona occupi 1' Opera, o i beni dell'Opera di san Miniato, spendendo della pecunia dell'Arte, e altre cose tutte facendo che abbisognasse con Consiglio di dodici mercatanti. Anzi siano tenuti i detti Consoli nel principio del loro officio ritrovare tutte le ragioni che 1' Arte di Calimala ha nella detta Opera e nel-1'Opera di san Giovanni, e nella magione di san Sebio e
' L'altro codice ha « contrastino. »
| |
Opere Consoli Calimala Comune Firenze Opera Giovanni Opera Miniato Jacopo Sebio Consoli Arte Calimala Consoli Comune Firenze Consoli Opere Arte Calimala Opere Opere Consoli Arte Calimala Consoli Abate Miniato Opera Opera Miniato Arte Consiglio Consoli Arte Calimala Opera Opera Giovanni Sebio
|