Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
346 statuto dell'arte di calimala.
piccioli per ciascuno. E questo capitolo si legga a ciascuno operaio e vice-operaio, e guardiano delle dette Opere e magione, del mese di gennaio.
XV1III.
Delle elezioni de depositari e del loro ufficio.
Per utilità dell' Opera di santo Giovanni e dell' Opera di santo Miniato, e della magione di santo Eusebio, statuto e ordinato è che i Consoli di Calimala siano tenuti, ciascuno anno del mese di gennaio, eleggere due mercanti dell' Arte di Calimala buoni e sufficienti, 1' ufficio de' quali duri uno anno, cioè da calende dell'uno gennaio insino a calende dell'altro gennaio prossimo, li quali siano dipositari e ricevano e ricevere siano tenuti e debbiano tutte le rendile di pigioni e fitti e di qualunque rendite in qualunque cosa e si in denari come in altre cose, le quali si debbiano dare alle dette Opere e magioni e a ciascuna di loro, e che le dette opere e magione e ciascuna di loro avere e ricevere dee o dovrà da qualunque persona o persone, luogo, comune , popolo, collegio e università per qualunque cagione si che a detti dipositarii pervengano tutte le rendile e entrate delle dette Opere e magione. E niente ne pervenga ad alcuno degli operai o vice-operai o guardiani delle dette Opere e magioni, ad alcuno di loro , nè ad alcuno altro.
E siano tenuti i detti depositarii di pagare e dare per le dette Opere e magioni e per ciascuna di loro, tutte le spese di ciascuna di quelle Opere e magioni, le quali ordinale sono per forma d' alcuno statuto o ordinamento dell' Arte di Calimala, si al vice-operaio e famigliari dell'Opera san Giovanni, e sì al guardiano di san Sebio e a'malati di Campolucci e alla loro servigiale, e sie all' operaio di santo
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