Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      statuto dell'arte di calimala. 3U361
      ciò che 1' Arte di Calimala dee avere o dare all' Opera di san Giovanni, e all'Opera di san Miniato a Monte, e alla magione di san Sebio, o ad alcuna di quelle, e in tutto ciò che alcuna di quelle Opere e magioni dee dare o ricevere 1' una dall' altra. E acciò che il detto libro e registro più tosto e meglio si faccia, li infrascritti savi uomini, cioè Cambio Cambi, e Cappone di Recco siano officiali a ritrovare i detti debiti per li libri de'Camarlinghi della detta Arte, e per li libri de' dipositarii delle dette Opere e magioni, e per ogni altre scritture ove di ciò avesse memoria, e a provvedere e ordinare di fare il detto registro. E siano tenuti, a pena di lib. diece di piccioli per ciascuno di loro, d'avere compiuto e fatto lo detto registro e debiti ritrovati, di qui a calendi aprile anno Mcccxxxnn. E nel detto registro si metta e scriva annualmente in perpetuo per gli ragionieri che s'indicheranno, e vedranno le ragioni del Camarlingo di Calimala e de' depositari de' danari delle dette Opere e magioni , tutto ciò che 1* Arte predetta prestasse o riavesse, accattasse o rendesse a ciascuna delle dette Opere e magioni, e tutto ciò che ciascuna delle dette Opere e magioni prestasse o riavesse, accattasse o rendesse all' altra.
      XXXI.
      Di menomare la condannagione di Tano Chiarissimi.
      Con ciò sia cosa che Tano Chiarissimi e Giovanni di ser Fazio suo discepolo, siano stati condannati per li Consoli di Calimala, presenti al tempo dell' officio di ser Currado da Pistoia, officiale della detta Arte, in lib. quindici di piccioli per certi panni, i quali il detto Giovanni mandò e condusse a vendere fuore della bottega del detto Tano, contra la forma degli Statuti di quest' Arte , siccome nellaStoria (lei Comuni ital. — 3. (Documenti.) 31


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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